CONCESSIONE GRATUITA ALL’ASSOCIAZIONE “CAMMINARE DOMANDANDO E ASCOLTANDO”

Fabriano – Si avvia alla conclusione l’iter per la nuova gestione dell’ex asilo di San Nicolò, in prossimità della chiesa Collegiata del quartiere Borgo di Fabriano, occupato da anni. Con delibera di Giunta comunale nel corso della seduta del 12 marzo 2019 si è concessa la concessione gratuita dell’immobile all’Associazione di Promozione Sociale “Camminare domandando e ascoltando” di Fabriano.

Il contratto di comodato avrà la durata di 5 anni con eventuale proroga non tacita di ulteriori 5. Nel documento si legge che “il concessionario risponde di ogni eventuale danno a terzi, compreso il concedente, escludendo il Comune di Fabriano da ogni responsabilità nei confronti di terzi. A tal fine dovrà presentare, al momento della stipula dell’atto, le polizze assicurative di responsabilità civile verso terzi per un massimale unico di garanzia non inferiore a € 500.000, la polizza di responsabilità civile verso prestatori di lavoro per un massimo unico di garanzia non inferiore a € 1.000.000 per sinistro e € 500.000 per persona, nonché la polizza incendio, rischio locativo per un valore sugli immobili di proprietà comunale stimati in circa € 300.000, esonerando con le stesse il Comune proprietario da qualsiasi responsabilità nei confronti terzi derivanti dalla gestione delle varie attività ed alla conduzione dei locali”. Lo stabile di superficie 1168 metri quadrati è circondato da corte esclusiva di circa 800 metri quadrati. “L’associazione “Camminare domandando e ascoltando” – si legge – un’associazione senza scopo di lucro con finalità di svolgere attività nei settori della promozione sociale e culturale, sia nei confronti delle persone associate che di quelle non associate, in aderenza ai bisogni territoriali e secondo i compiti descritti nello Statuto dell’associazione”.

La premessa

“Il Comune di Fabriano è proprietario dell’immobile sito nel capoluogo in Spiazzi San Nicolò (ex scuola materna del Borgo) distinto a catasto al foglio 136 mappale n. 532 con le seguenti caratteristiche censuarie: cat.B5, classe 3, superficie catastale di mq 1168 con corte esclusiva di circa mq 800 come meglio evidenziato nell’allegata planimetria. L’edificio in oggetto è stato oggetto di valorizzazione patrimoniale mediante “appalto con la cessione dei beni” per la costruzione della “nuova scuola materna del Borgo” ed è stato pagato dall’impresa costruttrice tramite detrazione sugli stati di avanzamento. L’art.3 del contratto di appalto, prevedeva che il trasferimento del bene avvenisse con separato atto entro novanta giorni dal certificato di collaudo. Ad oggi, nonostante i solleciti inviati all’Impresa contraente SAVA & C. srl, per la stipula dell’atto di trasferimento della proprietà, l’impresa stessa non ha ancora stipulato il predetto atto, pertanto formalmente la proprietà dell’immobile è ancora del Comune di Fabriano. Detto immobile da tempo non è più adibito a scuola, ma utilizzato dall’Associazione di promozione sociale “Camminare domandando e ascoltando” con sede a Fabriano la quale ha chiesto di poter regolarizzare la propria posizione per poter utilizzare l’immobile . Nell’immobile l’ Associazione ha realizzato una palestra, una biblioteca, un’aula studio, vi si tengono vari corsi e iniziative a scopo sociale e culturale rendendolo un polo aggregativo della città essendo aperto all’uso gratuiti a tutti i cittadini”, la premessa estratta dalla delibera.

Questione ex asilo, il punto della Lega – di Luigi Argalia

Come regolarizzare l’illegalità facendo la morale, questo sta avvenendo a Fabriano per volontà del Sindaco e di una Amministrazione capace solo di dare la colpa delle proprie scelte a chi la pensa diversamente da loro. Con un comunicato della Porta del Borgo, apprendiamo che questa Amministrazione sta definendo l’assegnazione dell’ex asilo San Nicolò al Centro Culturale Fabbri e il Sindaco, con “sorpresa e forte dispiacere”, da colpa ai rappresentanti della Porta di aver reso pubbliche notizie confidenziali non ancora ufficiali. Un Amministrazione seria parla per atti e non fa confidenze. Nella nostra interpellanza di molto tempo fa, chiedevamo lo sgombero o in alternativa la regolarizzazione, creando un pericoloso precedente. Con una scelta tutta politica, avete deciso per la regolarizzazione facendo capire alla città il vostro vero colore politico e allo stesso tempo pagate una promessa fatta in campagna elettorale ad un bacino di voti considerevole. Si risparmi la morale, signor Sindaco, sulla “patata bollente” e sui “figli di Fabriano”, dica chiaramente che era tutto previsto e si assuma la responsabilità di una scelta che rende legale l’occupazione abusiva di chi, grazie a Voi, è stato consigliato e seguito nel costituirsi Associazione per poi beneficiare di un lavoro fatto di nascosto nel palazzo che Voi dovevate rendere di vetro per far sì che il lavoro fosse stato visibile ai cittadini.

Ora siamo curiosi di capire perché non è stato fatto un bando per una assegnazione pubblica, in modo che anche altre Associazioni potessero partecipare. Sarà interessante capire come verranno concessi i locali, se in comodato gratuito o con un canone di locazione e se verranno richiesti gli arretrati. Ora il precedente è creato, vedremo se anche le altre Associazioni verranno trattate in egual misura. La domanda che ci preme di più è un’altra: “se si verificasse un’altra occupazione abusiva di locali pubblici, aiutereste gli occupanti a diventare Associazione per poi regolarizzarli?” Anche loro sarebbero “figli di Fabriano” o di provenienza sconosciuta? Questo è il precedente che state creando regolarizzando chi fa dell’occupazione abusiva uno stile e, chi nascondendosi dietro il paravento di Associazione fa attività politica partecipando a manifestazioni che il più delle volte sfociano in “episodi di violenza”. Vi è mancato il coraggio per prendere una decisione forte, avete avuto paura di un gruppo di “facinorosi” e ora vedremo se sarete capaci di gestire il malcontento che questa decisione sta generando in città e nelle persone che credevano nel cambiamento da Voi sbandierato. In molti si stanno svegliando e stanno rispondendo alla domanda posta nei nostri manifesti. “Li rivotereste?”

m.a.