REGNO BORBONICO DELLE DUE SICILIE, NAPOLI CAPITALE, UN REGNO DI PRIMATI

Il Regno delle Due Sicilie nacque nel 1816 dall’unificazione dei regni di Napoli e di Sicilia, restaurò l’autorità borbonica su tutta l’Italia meridionale e durò fino all’annessione al Regno d’Italia, 1861. Fin dal Regno di Napoli, tanti furono i primati nei vari settori, alcuni sorprendenti, oltre alla magnificenza delle grandi opere, basti pensare alla Reggia di Caserta del Vanvitelli, all’opificio e al complesso di San Leucio, all’acquedotto e al foro Carolino, fino a Palazzo Reale di Napoli e alle ville borboniche vesuviane del famoso Miglio d’oro. Non dimentichiamo poi la costruzione del Teatro San Carlo a Napoli, il più antico teatro dell’Opera ancora attivo. A livello accademico prestigiosi i primati, segno di una corte illuminata, con l’impegno di Carlo di Borbone, nel 1735 venne istituita a Napoli la prima cattedra di Astronomia e Nautica, nel 1754 invece la prima cattedra di Economia al Mondo, mentre l’Accademia di Architettura del 1762 è da considerarsi tra le prime europee. San Leucio, il grande complesso di produzione della seta, ha molti primati verso i suoi dipendenti, non solo la prima assegnazione di case popolari in Italia, ma anche la prima assistenza sanitaria gratuita.

La Napoli – Portici fu il primo tratto ferroviario italiano, venne inaugurato il 3 ottobre 1839, a doppio binario e aveva la lunghezza di 7,25 chilometri. Sempre a Pietrarsa, dove vi è ora il famoso museo ferroviario, sorse la prima fabbrica metalmeccanica d’Italia per numero di operai. Locomotori, rotaie, era l’unico stabilimento italiano a produrle, carri-merci, cuscinetti, manufatti di acciaio e ruote per locomotive. Vari i macchinari e gli oggetti in produzione e tra essi in evidenza torni, magli a vapore, gru, apparecchiature telegrafiche o granate, bombe, pompe, fusioni in bronzo, ferri, laminati, parti di ponti in ferro: napoletano, del resto, era stato il primo ponte in ferro costruito in Italia. Nel settore nautica, la prima nave a vapore del Mediterraneo, la “Ferdinando I” venne costruita nei cantieri partenopei, lo stesso fu per la prima nave da crociera europea “Francesco I” e per la prima nave da guerra a vapore. A Napoli si formò anche la prima flotta Mercantile e Militare Italiana. A Castellamare di Stabia, dove vi era il più antico cantiere navale del Mediterraneo, sorse la più grande industria navale d’Italia, per numero di addetti e operai. Il primo Codice di Navigazione, Marittimo italiano, fu opera di De Jorio, incaricato di redigerlo da parte di Ferdinando IV di Borbone e del suo Primo Ministro John Francis Edward Acton. Il primo piroscafo nel Mediterraneo per l’America, il “Sicilia”, salpò proprio da qui.

A Capodimonte sorse il primo Osservatorio Astronomico, a cui fece seguito anche il primo Osservatorio Meterologico. Sempre a Capodimonte risale il primo esperimento di illuminazione elettrica italiana, non dimentichiamo che Napoli fu la terza città europea dopo Parigi e Londra e la prima italiana, ad avere illuminazione a gas. Sul Vesuvio, nacque il primo Centro Sismologico in Italia. Altri primati, beh il primo telegrafo d’Italia, il primo orto botanico italiano qui a Napoli, ad Aversa sorse il primo ospedale psichiatrico, il primo ospedale per sordomuti. Il Regno Borbonico è stato il regno della penisola italiana per maggior numero di orfanotrofi, ospizi, collegi, conservatori, strutture di formazione e assistenza, il Regno con la più bassa mortalità infantile e la più alta percentuale di medici. Napoli vanta altri primati illustri: il primo Piano Regolatore in Italia, prima città italiana per numero di Teatri, Tipografie e Pubblicazione di Giornali e Riviste, oltre che quella con maggior numero di Conservatori di Musica. Il regno conservava inoltre nei suoi depositi la maggiore quantità di lire-oro, la più alta quotazione dei Titoli di Stato e il minor carico tributario erariale d’Europa.

Francesco Fantini