RIPORTARE IL TRIBUNALE A FABRIANO, “LE SOLUZIONI CI SONO”

di Marco Antonini

Gli avvocati non si arrendono e intendono fare battaglia per chiedere il ritorno a Fabriano della sede distaccata del Tribunale di Ancona. A distanza di sei anni dalla soppressione di un servizio strategico per tutto l’entroterra, sono tanti gli addetti ai lavori che chiedono, a gran voce, alla politica locale di fare qualcosa per un’inversione di marcia (leggi).“Per la riapertura del tribunale di Fabriano – anticipano alcuni legali che nei prossimi giorni potrebbero riunirsi in comitato – non occorre un disegno di legge ad hoc da parte del Governo, né rivedere l’impianto complessivo della geografia giudiziaria. Basterebbe, infatti, un emendamento inserito nel primo provvedimento utile”. I legali, quindi, accolgono parzialmente quanto detto dal sindaco, Santarelli, circa l’urgenza di salvare l’ufficio del Giudice di Pace, ma non intendono rimanere con le mani in mano in quanto la politica locale dovrebbe farsi portavoce a Roma di questa necessità che penalizza Fabriano più di altre città italiane. Sono 220 le sedi distaccate soppresse distaccate a settembre 2013. Ora sembra che una soluzione possa esserci. “Deroghe – confidano i legali – sono state fatte per tante situazioni, basterebbe ricalcare le motivazioni addotte per quei casi e riproporle. Fabriano già ci rientra per gli stessi criteri. L’esclusione di Fabriano ai tempi fu fatta per questioni politiche. La battaglia per il mantenimento del Giudice di pace e del Tribunale – concludono – va condotta insieme e non separatamente e le due realtà possono coesistere con risparmio dei costi organizzativi nello stesso stabile che potrebbe essere l’ex Fermi una volta che le scuole ospitate temporaneamente ritorneranno nelle loro sedi. I costi della distanza (Fabriano-Ancona con la SS 76 è un delirio, con il treno serve quasi un’ora e mezzo) ricadono sul cittadino”. La decisione permetterebbe anche di evitare il sovraccarico del Tribunale di Ancona.