RIPORTARE LA SEDE DISTACCATA DEL TRIBUNALE A FABRIANO
di Marco Antonini
Riportare subito la sede distaccata del tribunale di Ancona a Fabriano. E’ quando chiedono gli avvocati della città della carta e anche tanti cittadini costretto, anche per una successione, a raggiungere il capoluogo di regione attraversando la strada cantiere 76. Ad alzare la voce anche l’ex senatrice fabrianese Serena Fucksia, nella passata legislatura prima con il Movimento 5 Stelle, poi al Gruppo Misto. “Si parla a Fabriano di rivedere la sede Inps, quella del Giudice di Pace, quella dell’Agenzia delle Entrate, tutto opportuno e importante – dichiara – ma la questione della sede distaccata del tribunale di Ancona a Fabriano i parlamentari marchigiani, in particolare quelli del posto, la vogliono portare sul tavolo delle urgenze o no? Perché è veramente prioritaria da tempo ed oggi, con i lavori fermi sulla SS 76, ancora di più”. Il tribunale, in città, se ne è andato nel settembre 2013. Nella sede situata lungo viale Zonghi, nell’ex palazzo delle scuole Fermi, è rimasto solo l’ufficio del Giudice di Pace che, comunque, ha rischiato più volte di essere soppresso. Una decina gli impiegati che prestavano servizio a Fabriano, in un tribunale vero e proprio, dove si svolgevano udienze sia civili che penali e anche esecuzioni mobiliari. In passato c’era addirittura un giudice stabile in organico, con sede proprio nella città della carta, per le udienze del settore civile, mentre quelli del penale facevano avanti e dietro da Ancona.
Tribunale soppresso
La musica è cambiata dal 2013 con la soppressione del tribunale e il trasferimento di tutto il personale nel Capoluogo di regione. A rimetterci non sono stati soli i dipendenti (chi risiede qui per andare a lavorare alle 8 deve prendere il treno regionale delle 6), ma anche tutti coloro che hanno bisogno dei servizi erogati dal tribunale. Si parla non solo di cause, ma anche dell’importante ruolo ricoperto dalla cancelleria nell’ambito di successioni, testamento, amministratore di sostegno dove c’è bisogno di affiancare un soggetto privo in tutto o in parte di autonomia, per effetto di una menomazione fisica o psichica. Se prima si andava, quindi, ad Ancona solo per l’Appello, adesso la sede lungo corso Mazzini è diventato l’unico punto di riferimento anche per i fabrianesi costretti a lunghi viaggi in treno (che non termina più alle Muse ma ti costringe a prendere l’autobus dalla stazione Centrale) o in auto sulla 76 dove il limite è spesso, tra Fabriano e Serra San Quirico, fermo a 40 chilometri orari. Serena Fucksia sollecita, quindi, il ritorno della sede distaccata in città. “Nel nostro Comune non mancano gli edifici già idonei possibili – spiega – e non c’è nessun costo aggiuntivo di affitto da considerare. Penso all’ex sede della Pretura, all’ex Fermi, ma anche a molti altri possibili edifici, eventualmente da recuperare, tramite riqualificazione e magari cambio destinazione d’uso. Anni fa il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, concordò con la proposta che le avanzammo la senatrice Maria Paola Merloni ed io, poi la stessa decadde da Ministro e con lei quella promessa”. L’ex parlamentare ha invitato l’attuale ministro, Alfonso Bonafede ad un incontro con gli avvocati della zona per testare le problematiche. “Se non ora con amministrazione comunale grillina e Ministro della Giustizia grillino quando?” conclude Fuksia.