CONSIGLIO APERTO E POLEMICHE, I CANTIERI RIPARTONO ENTRO NOVEMBRE

Verso la riapertura dei cantieri. Consiglio comunale aperto sull’evoluzione dei lavori della SS 76 a una settimana dall’approvazione dell’ultimo finanziamento da parte del Cipe e a un mese e mezzo dallo stop del cantiere di Borgo Tufico e Cancelli. Le polemiche politiche hanno la meglio sui lavori tanto che la prima ora della seduta se ne è andata così fin quando è stato annunciato da Massimo Coltorti, presidente commissione Infrastrutture al Senato in collegamento tramite Skype da Roma, del possibile riavvio dei cantieri entro il mese. Botta e risposta. “Mi auguro che l’invito sia arrivato a tutti, sindacati, associazioni di categoria e sindaci del territorio. E’ un grave sgarro da parte della maggioranza”. Così Andrea Giombi, Fabriano Progressista, a nome della minoranza. Chiesta la documentazione degli inviti inviati vista anche la poca presenza di cittadini e istituzioni a Palazzo del Podestà. “E’ tutto a verbale – ha replicato la presidente del consiglio, Giuseppina Tobaldi – ho invitato i parlamentari delle Marche, pochi hanno risposto. Ho invitato tutti i sindaci della provincia di Ancona ed è stato fatto. La minoranza, poi, avrebbe dovuto portare una bozza di documento da portare in Consiglio, ma ciò non è avvenuto”. Ad alzare la voce i rappresentanti sindacali. “Dobbiamo tutti renderci conto che la situazione della 76 – ha tuonato Andrea Cocco, Cisl – è una questione di vita e di prospettiva futura per la sopravvivenza dell’entroterra. Non avremo più giovani in questo territorio se non invertiamo la rotta. Se continueremo a parlare così decreteremo la fine del comprensorio. Basta le sterili polemiche politiche”. Cresce l’incertezza in città circa il completamento dei lavori di raddoppio della direttrice Ancona-Perugia. Il rischio incompiuta è sempre alto perchè il destino della Quadrilatero è legato alle difficoltà economiche di Astaldi. “Se l’impresa non è in grado di adempiere agli obblighi contrattuali il Governo prenda in seria considerazione la revoca dell’appalto” il pensiero dei cittadini intervenuti che hanno accolto positivamente la notizia della possibile riapertura dei cantieri. “Siamo pronti alla mobilitazione” ha sintetizzato il presidente del comitato Indecente 76, Paolo Paladini. “Chiarezza sulle prescrizioni stabilite nel corso della riunione del Cipe” la richiesta di Davide Muratori, Sveglia Fabrianesi. “La strada è essenziale, non possiamo rimanere isolati” ha tuonato il consigliere Vinicio Arteconi, Associazione Fabriano Progressista. Ha preso la parola anche un dipendente di una ditta in subappalto lungo i cantiere di Albacina e ha chiesto informazioni circa i pagamenti degli stipendi arretrati. Tramite Skipe è intervenuto il senatore Movimento 5 Stelle, Sergio Romagnoli. “Stiamo lavorando per risolvere le problematiche infrastrutture, sanità e lavoro”. Intanto, nei giorni scorsi, Astaldi ha chiesto alle banche un prestito ponte di 150 milioni di euro per scongiurare circa 50 esuberi su 147. Chiesta assemblea pubblica invitando vertici politici regionali, il ministro delle Infrastrutture e i vertici di Astaldi.

La denuncia di Andrea Giombi

Il Consiglio Comunale aperto è terminato prima del tempo, in quanto i Consiglieri del 5 stelle hanno abbandonato l’Aula togliendo, purtroppo, il numero legale. È inconcepibile essere divisivi su questo tema che dovrebbe unire tutta la comunità. Durante il dibattito è emersa la proposta dei sindacati, in persona del sindacalista Andrea Cocco: ripetere un incontro pubblico pretendendo questa volta la presenza dei vertici politici nazionali e della Astaldi. Credo sia una proposta ottima da realizzare il prima possibile.

Marco Antonini