A DUE ANNI DAL SISMA, CHIESE E SCUOLE CANTIERI CITTADINI
Sono passati 2 anni da quel maledetto 24 agosto. Erano le 3,36 di una classica giornata estiva. La città della carta, da anni, stava cercando di dimenticare quel mostro che, quando meno te lo aspetti, arriva prepotentemente e non ti lascia nemmeno il fiato per respirare. A distanza di 24 mesi siamo ancora qui, con le scuole da sistemare, alcune chiese ancora chiuse e la ricostruzione privata che deve partire. Una strada in discesa? A giorni alterni. Quando meno te lo aspetti arriva la “botta”, così viene chiamata in fabrianese una scossa di terremoto. L’ultima sabato scorso, alle 16,31 del pomeriggio, breve, ma intensa, preceduta da un forte boato. “Certo – dicono gli anziani – si è mosso Monte Cucco”. L’epicentro, infatti, è a 15 chilometri di Fabriano e ciò spaventa i residenti, molti dei quali sono dovuti ricorrere ai tranquillanti per dormire sereni. Le vendite, in alcune farmacie della città, sono aumentate di circa il 20%. Ad oggi sono 249 le famiglie (circa 740 persone) che ricevono il contributo Autonoma sistemazione e non sono ancora rientrati nelle loro case inagibili. Gli ultimi 38 sfollati a marzo hanno lasciato, dopo 16 mesi, l’hotel Gentile. Sono 782 le ordinanze emesse dal Comune di Fabriano.
Chiese e scuole i due maxi cantieri cittadini
Sono 12 gli edifici di culto i cui i progetti sono stati già presentati all’Ufficio Ricostruzione Marche e sono stati approvati sia da un punto di vista tecnico che economico. A maggio si sono svolte le prime gare. “Ad oggi – spiega il vescovo, Stefano Russo – abbiamo già appaltato 5 chiese. A breve saranno appaltate tutte. L’apertura dei cantieri è prevista entro l’inizio di settembre”. Su 12 chiese due sono state inserite nell’ordinanza 23 del 5 maggio 2017; 10 nell’ordinanza 32 del 21 giugno 2017 entrambe per la “Messa in sicurezza delle chiese danneggiate dagli eventi sismici iniziati il 24 agosto 2016 con interventi finalizzati a garantire la continuità dell’esercizio del culto. Il totale della somma concessa alla diocesi di Fabriano-Matelica per queste opere di messa in sicurezza è intorno ai 1.500.000 euro. Cinque sono a Matelica: Santa Maria delle Grazie a Braccano, San Giovanni Battista a Colferraio, San Vincenzo Martire a Colli, San Michele Arcangelo a Rastia, San Fortunato a Poggeto. Quattro a Fabriano: San Donato, San Venanzo Vescovo a Albacina, Santa Maria in Campo e Santa Maria Sopra Minerva a Castelletta. Due a Cerreto D’Esi: Collegiata Santa Maria Assunta e Santa Maria delle Grazie a Cerquete. Una a Serra San Quirico: Beata Maria Vergine del Rosario a Domo. “Ci auguriamo – dichiara il vescovo Russo – che per dicembre, salvo imprevisti, i lavori dovrebbero essere conclusi in 9 chiese. Nelle restanti tre, Colferraio, Poggeto, Cerquete entro la primavera 2019”.
Per quel che riguarda le scuole cambia la dislocazione del plessi. La scuola media Giovanni Paolo II (foto), in attesa di essere demolita – bando di affidamento per la nuova progettazione va fatto entro l’anno – effettuerà almeno i prossimi due anni scolastici presso l’ex Tribunale di viale Zonghi. Qui troveranno spazio non solo i 300 studenti delle medie, ma anche i piccolini del nido Petrarca la cui storica sede nella via omonima è stata chiusa. Allo studio il trasferimento nell’asilo di via Ciampicali, al Borgo. Le lezioni della scuola dell’infanzia Petruio, invece, cominceranno nella struttura ricostruita a tempo di record e inaugurata meno di un mese da alla presenza del vicepremier Di Maio. Realizzata con un investimento dello Stato di 1,3 milioni di euro, è composta da quattro sezioni per un totale di 120 alunni e 972 metri quadrati di superficie coperta. L’edificio, progettato con una struttura portante in legno, è dotato di impianti ispirati ai principi del risparmio energetico e del ridotto impatto ambientale . E’ in grado di ospitare quattro sezioni per un totale di 120 alunni. E’ stata realizzata nel rispetto della classe d’uso IV, ‘struttura strategica di protezione civile’, ad altissima efficienza energetica. Prosegue anche il progetto per la costruzione della nuova scuola primaria di Marischio. Nell’anno scolastico 2019/2020, invece, partiranno i lavori presso la scuola Marco Polo di via Fabbri.
Per le scuole danneggiate dal terremoto del 2016, “l’attenzione è massima, arriveremo a soddisfare tutte le richieste e le esigenze delle scuole colpite dal sisma di due anni fa”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca Marco Bussetti, a margine della sua visita a Pesaro e a Urbino. Il ministro ha elogiato le Marche, “regione stupenda, da valorizzare. Vengo volentieri per dare significato all’identità di questo territorio”.
Marco Antonini