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TENTATA ESTORSIONE, ARRESTATA UNA 66 ENNE

Jesi – Tentata estorsione. 66enne arrestata dai carabinieri della Compagnia di Jesi agli ordini del Maggiore Iurlaro (foto). La storia inizia con la denuncia di un uomo che, avendo ereditato alcuni beni immobili per un notevole valore economico da una sua congiunta deceduta, viene minacciato da una 66 enne di Jesi di pubblicare un presunto testamento olografo scritto dalla “de cuius”, con il quale si disponeva la cessione dei propri beni ad un ente di beneficenza, se non le avesse consegnato la somma di 450000,00, mettendo così in discussione la successione regolarmente aperta presso un notaio di Ancona. La stessa rappresentava al denunciante che con l’eventuale “accordo” avrebbe fatto scomparire quel documento che era fortemente inibitorio per entrare in possesso dell’eredità. La donna, quindi, chiedeva un incontro con la vittima per le 16,00 di ieri pomeriggio, al quale, svoltosi all’interno di una delle proprietà ereditate dalla vittima, vi erano anche i carabinieri nascosti in una stanza attigua. Durante l’incontro, la donna pretendeva che la somma le fosse versata a mezzo bonifico sul proprio conto corrente e non con assegno bancario di cui la vittima si era già fornita e del quale questo comando ne aveva già estratto copia.

A quel punto, i militari appostati, coordinati dal Maresciallo Raffaele Verna e capeggiati sul campo dal Maresciallo Pasquale Matani, ritenendo realizzata la flagranza di reato, intervenivano e traevano in arresto la donna che, per l’occasione, si era presentata in compagnia del proprio marito. Durante la successiva perquisizione domiciliare, in casa dell’arrestata venivano rinvenuti altri 3 testamenti olografi in favore di altre persone, la cui firma – ictu oculi – risultava difforme a quella della “de cuius”. Ma oltre a tali documenti, sui quali verrà eseguita specifica perizia, veniva rinvenuto e sequestrato un libretto di deposito intestato alla persona defunta con la somma di euro 600.000,00 depositati, che veniva sequestrato. La donna arrestata, che pare fosse stata molto vicina alla defunta, dopo le formalità di rito, veniva accompagnata presso la propria abitazione in regime degli arresti domiciliari, così come disposto dal Pm titolare dell’inchiesta, dovrà rispondere di tentata estorsione e appropriazione indebita. Al vaglio ci sono le posizioni di alcune persone che sono citate in quelli che si ritengono essere dei falsi testamenti olografi.