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Complesso Sant’Agostino di Fabriano, l’affondo di Sorci

Fabriano – Sono diversi i temi caldi che l’opposizione sta portando avanti. L’ex sindaco Roberto Sorci torna a sollecitare una presa di posizione da parte di Ast Ancona e della Giunta Ghergo. «Il Chiostro di Sant’Agostino ed edifici annessi devono essere restituiti ai Comune che è legittimo proprietario. Così la struttura potrà essere recuperata e valorizzata». Sorci aveva già scritto una missiva alla Direzione Sanitaria e all’Amministrazione comunale. Parla di «ignavia al potere» e chiede quanto prima, visto il silenzio, di regolarizzare la situazione. Poi ricorda con ironia: «Basta andare in Pinacoteca e vedere le opere che provengono dall’Oratorio Beati Becchetti. C’è scritto: “Proprietà Comune di Fabriano”». Sorci sollecita un intervento risolutore visto il degrado di questo complesso, dietro l’ospedale. L’oratorio dei Beati Becchetti è considerato il Santo Sepolcro fabrianese dopo che gli agostiniani Pietro e Giovanni Becchetti, di ritorno dalla Terra Santa, decisero di costruire un oratorio dedicato al Santo Sepolcro di modo che chi vi avesse pregato sentisse quasi l’illusione di ritrovarsi nei luoghi di Cristo. Su questa struttura Sorci chiede una presa di posizione del Comune e di Ast nel risolvere un errore datato mentre il degrado e le infiltrazioni d’acqua peggiorano. «Per un errore di trascrizione la proprietà passò all’allora Usl 6, ma appartiene al Comune. Ho tutta la documentazione per regolarizzare la situazione e permettere così avviare un percorso per salvare questo gioiello» conclude Sorci.

Intanto sulla nuova rotatoria, l’ultima, che dovrà sorgere al semaforo dell’ospedale, interviene Pino Pariano, gruppo ‘Sorci Fabriano c’è 30001’. La piantumazione di nuovi alberi sarà oggetto di interrogazione in Consiglio per chiedere «se è prevista, nelle immediate vicinanze, in sostituzione di quelli che verranno abbattuti».

m.a.