FABRIANO – NON CASCA NELLA TRUFFA, OCCHIO AL CAMPANELLO

Ennesima truffa sventata da un’anziana residente in via Martiri della Libertà. Alle 8,30 del mattino l’80 enne riceve la visita di due operatori di un’agenzia non meglio specificata che le chiedono di scendere nel pianerottolo condominiale per alcune firme. L’anziana, incuriosita, si precipita all’ingresso dello stabile. Qui due uomini distinti cominciano a farle domande sui familiari e le chiedono se possono salire a casa per visionare le bollette. L’anziana, spaventata, ha detto loro di aspettare alcuni minuti. A casa ha contattato le forze dell’ordine. Dei due si sono perse le tracce. E’ accaduto nei giorni scorsi nel quartiere Borgo di Fabriano. L’anziana, di primo mattino, aspettava la visita dei propri cari, invece, quando è andata a rispondere al citofono, la triste sorpresa. C’erano due persone che non si sono nemmeno presentate che volevano convincerla a firmare dei documenti con la speranza, poi, di riuscire ad entrare nell’appartamento della donna. Fortunatamente, visti i tanti fatti analoghi che spesso raccontiamo, la donna non si è fidata delle parole dei due soggetti e ha chiesto loro di aspettare un minuto in attesa di farli salire in casa. Poi, con astuzia, ha chiuso la porta senza più aprirla. Ancora una volta gli anziani vittima di coloro che si approfittano delle persone più deboli. Questo è il secondo caso segnalato in una settimana nella città della carta. L’appello è sempre quello di non aprire mai a nessuno, di non dare informazioni, nemmeno al telefono, circa le proprie abitudini e su quante persone vivono in quello stabile e contattare quanto prima polizia o carabinieri.

La donna non casa nella truffa – il precedente 

Ancora una truffa ad un’anziana di Fabriano. Questa volta nessun avvocato si è presentato a casa, ma tutto si svolto al telefono. La donna, 79 anni, residente in una frazione, non crede alle scuse che sente dall’altra parte della cornetta e, dopo aver sventato una possibile truffa, chiama le forze dell’ordine con la speranza di riuscire a rintracciare gli autori di quella strana telefonata. Il fatto è accaduto venerdì 26 gennaio. “Signora, parla l’ospedale, suo figlio ha provocato un incidente, deve inviarci dei soldi per gli esami che dobbiamo fare urgentemente” è stata la scusa ideata dai balordi per spaventare la donna e riuscire poi, con molta probabilità, a farle versare dei soldi in una carta ricaricabile. L’anziana, più arzilla che mai, ha appoggiato la cornetta sul mobile, ha chiamato il figlio che in quel momento si trovava a lavoro per informarsi personalmente delle condizioni di salute del proprio caro e il piano è saltato in pochi minuti. Alcuni mesi fa, la stessa 79enne è stata protagonista di un fatto simile in via Martiri della Libertà, nel quartiere Borgo. “Andò a fare la spesa al supermercato – racconta il figlio – e sventò la truffa dello specchietto. Due uomini tagliarono la strada improvvisamente dopo averla inseguita fino alla chiesa di San Giuseppe Lavoratore. Hanno insistito nel dire che le aveva rotto lo specchietto e volevano a tutti i costi i soldi per la riparazione. Fortunatamente passò una pattuglia e i due dovettero arrendersi”.

Marco Antonini