“VARIANTE APPROVATA PER LA FOGNA, POI UN’ALTRA PER NON RICOPRIRE IL GIANO”

di Marco Antonini

Fabriano – “Per noi il fiume Giano deve restare scoperto. L’Amministrazione comunale, soprattutto l’Assessore Pascucci che ha da sempre particolarmente a cuore la questione del Giano, lavora per questo. Una variante è stata approvata recentemente per permettere di far partire i lavori alla fognatura; poi ne servirà un’altra di variante per evitare di ricoprire di cemento il simbolo della città”. A parlare è il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli che, sollecitato (leggi qui) dal Comitato “Alla Scoperta del Giano”, fa il punto della situazione.

Siamo in centro storico, nel cuore della città. Chi adesso passeggia in via Le Conce o nella parte alta di piazza Garibaldi vede il fiume scoperto. I lavori non sono terminati e la conclusione non è vicina. Tante le questioni sul tavolo della Giunta. “C’è stato un problema sulla contabilità dei lavori fatti e quelli da fare che ha portato via molto tempo agli uffici perché parliamo di un progetto che ha preso il via ormai molti anni fa – dice il primo cittadino. – In Regione e nella struttura dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione non esiste più un settore dedicato al sisma del ’97 e questo comporta mille difficoltà a individuare un interlocutore che sia in grado di aiutarci per portare a termine questo progetto. Nonostante tutto abbiamo portato a casa la prima variante necessaria che serve per poter portare la fogna fuori dal fiume Giano. I lavori nell’alveo, così come erano stati ipotizzati inizialmente, secondo esperti e progettisti non erano fattibili: con la variante si procederà ad avviare, entro l’anno, i lavori per avere le fogne allacciate al depuratore”.

Così facendo si evita oltretutto un’infrazione da parte della Comunità Europea sulla qualità dell’acqua nei confronti della Regione Marche. “La seconda variante – prosegue il sindaco – servirà per evitare la nuova copertura del fiume. In mezzo c’è un ricorso al Tar sulla questione delle “casupole” sul Giano, dietro piazza Garibaldi per cui dobbiamo aspettare”. E al Comitato “Alla scoperta del Giano” che chiede di non realizzare la ruota sul fiume, in quanto non rispetta la storia della città, Santarelli precisa che “bisognerà farla perché fa parte delle migliorie che hanno permesso alla ditta di vincere l’appalto anche se stiamo cercando di capire se possiamo spostarla rispetto alla localizzazione prevista da progetto (in via Fratti, vicino l’ex chiesa di San Rocco)”. L’amministrazione è invece intervenuta per fare sì che l’illuminazione prevista nella zona delle conce possa essere integrata con quella già esistente evitando di utilizzare corpi illuminanti diversi.