30 MINUTI IN FILA AL PASSAGGIO A LIVELLO – L’ODISSEA A FABRIANO

Mezz’ora di attesa nella speranza che, prima o poi, il passaggio a livello di Piaggia d’Olmo, poche centinaia di metri dallo stabilimento di Rocchetta delle Cartiere Fedrigoni, ricominci a funzionare regolarmente. Arrabbiati gli automobilisti che denunciano come episodi del genere accadono spesso sulla tratta Fabriano-Ancona. L’ultima odissea sui trasporti coinvolge auto e treni e a rimetterci sono quelli che si spostano per andare a lavoro con la macchina, o devono raggiungere urgentemente il dottore, che devono attendere 30 minuti per la riapertura delle sbarre. Il motivo? Il passaggio di tre regionali. “In un mondo normale – raccontano – tra un treno e un altro il passaggio a livello avrebbe dovuto fare il suo lavoro. Chi e come manovra questi attraversamenti?”. Fermo con la sua macchina anche Maurizio Corte, fabrianese da sempre impegnato contro le assurdità che capitano ai pendolari che ogni giorno si spostano sulle tratte locali. “Venerdì pomeriggio arrivo alle ore 17,20 al passaggio a livello di Piaggia D’Olmo vicino al vivaio e lo trovo chiuso. Aspetto, aspetto, aspetto e dopo 10 minuti arriva il treno Ancona-Fabriano. Sono le 17:30. Ora il passaggio a livello si aprirà? No, non si apre – racconta con rabbia-. Dopo altri 10 minuti di attesa, arriva il treno Fabriano-Ancona e, così, sono già le 17,40”. Quella lunga attesa non vuole proprio finire. “Dovevo recarmi in un centro specializzato che chiudeva alle 18, ma nulla. Più di mezz’ora per fare pochi chilometri” lamenta Corte che ancora spera nell’apertura del passaggio a livello. “Macchè. Passano altri 8 minuti e le sbarre non si muovono. Mi domando: forse il dirigente se ne è dimenticato? Dopo altri 2 minuti di attesa, e siamo a 30 minuti – sottolinea – arriva un altro treno proveniente da  Fabriano. Il passaggio a livello finalmente dopo mezz’ora si apre”. Nel frattempo code di diversi chilometri si sono formare in entrambe le direzioni tanto che, a Fabriano Est, hanno creato problemi a coloro che dovevano raggiungere lo svincolo SS76. “Il pomeriggio si è concluso male – sintetizza Corte – perchè sono arrivato tardi a destinazione e sono dovuto tornare a casa senza aver concluso nulla”. Polemiche da parte degli automobilisti ormai arresi a questo genere di disservizi. “Siamo nel 2018, parliamo di automazione, robotizzazione e investimenti vari ma non si riesce a far funzionare un passaggio a livello e bisogna attende trenta minuti e il passaggio di tre treni prima di ripartire con l’auto”. Problemi analoghi anche al passaggio a livello di Albacina.

Marco Antonini