SALVARE L’UTIC / AMBULATORIO CARDIOLOGICO CHIUSO FINO AL 31 AGOSTO

Alcuni pazienti salgono nel reparto di Cardiologia a poche ore dall’allarme lanciato dal Coordinamento cittadino circa la soppressione dell’Utic a favore di quella dell’ospedale di Senigallia e scoprono che l’ambulatorio è in ”ferie” fino al 31 agosto. Una notizia che lascia l’amaro in bocca a tutti coloro che hanno a cuore l’ospedale Profili di Fabriano e stanno facendo di tutto per evitare un possibile depotenziamento. “Non è chiaro quello che sta succedendo – confidano alcuni – ma gli ambulatori cardiologici hanno sospeso le visite a noi esterni per mandare in ferie il personale. In realtà il problema è un altro: medici e infermieri sono pochi e quelli promessi per sistemare l’organico non sono mai arrivati”. Nel reparto c’è un cartello che spiega che l’Unità Operativa resterà chiusa fino a fine agosto. Si lavorerà solo per ricoveri e urgenze. Le normali visite su appuntamento, quindi, verranno fissate in altri ospedali di Area Vasta 2. Un episodio che conferma il clima di incertezza che regna intorno al Profili. Solo ieri da Fabriano è stato puntato il dito contro la sospensione della delibera Asur che avrebbe chiuso l’Utic, l’Unità Terapia Intensiva Coronarica, dell’ospedale di Senigallia dopo le tante proteste di politici, medici e cittadini della famosa località balneare della costa Adriatica. A seguito dell’annuncio che tra Jesi, Fabriano e Senigallia verrà soppressa una struttura cardiologica in base ai carichi di lavoro, nella città della rabbia è esplosa la rabbia. “Le vie di comunicazione, la conformità del territorio, la lontananza dagli altri centri come Torrette di Ancona – confida un sanitario – fanno si che non può essere depotenziato il Profili. Siamo davanti all’ennesima mossa politica fatta come rivendicazione a seguito della gestione dell’ex governatore Spacca”. Incertezza anche nel reparto di Medicina dove sembrerebbero sospesi i ricoveri notturni per tutto il mese di agosto. Fabriano Progressista, il gruppo di opposizione guidato da Vinicio Arteconi, chiede l’istituzione della commissione Sanità a Palazzo Chiavelli. “La strategia che stanno facendo contro l’Ospedale – accusa – è chiara: meno medici, meno prestazioni, reparti chiusi”.

Arteconi (Fabriano Progressista): “Salvare il Profili”

Nel giorno in cui la maggioranza granitica del M5S ha bocciato il nostro emendamento sulle commissioni Sanità e Lavoro, forti del parere dirigenziale sulla non competenza dei Comuni nella sanità, a Senigallia, nella commissione permanente (non speciale), Servizi alla persona, l’opposizione (tra cui il M5S) ha chiesto una seduta con la presenza del Sindaco e dell’Assessore alla Sanità (che a Fabriano manca), del presidente della commissione Sanità regionale, dei direttori di ASUR e Area Vasta. In precedenza c’era stato il lavoro politico sul tema del Sindaco Mangialardi. L’annuncio del ritiro dei provvedimenti che cancellavano la cardiologia a Senigallia è stato dato in commissione, e sul banco degli imputati – guarda caso – è salita di nuovo Fabriano colpevole di aver ricevuto l’Utic in forza di “altri parametri”. A questo punto, tra Jesi, Senigallia e Fabriano, quale città perderà l’Utic? La risposta è facile. Questo racconto, Gabriele Santarelli e Giuseppina Tobaldi, serve a capire l’importanza istituzionale e politica di una commissione consiliare sulla Sanità e non di una consulta come avete scritto nel vostro programma. Lo ha riferito Vinicio Arteconi, Fabriano Progressista.

Marco Antonini