TRENI IN RITARDO E L’ATTESA NEL VAGONE… SENZA ARIA CONDIZIONATA

Passa l’unico Frecciabianca che collega, nel pomeriggio, Roma con Fabriano e poi Ravenna e ‘paralizza’ tutta la tratta che conduce ad Ancona. L’ennesimo episodio è avvenuto ieri sera, 20 luglio, con il treno diretto nella Capitale e partito da Falconara alle ore 20. Tutto regolare fino alla stazione di Montecarotto. Poi lo stop improvviso – con spiegazione del capotreno arrivata circa 10-12 minuti dopo la fermata – per permettere il ‘sorpasso’ da parte del Frecciabianca per Ravenna. Rabbia e proteste da parte dei pendolari costretti, quasi abitualmente, ad accumulare ritardi per permettere il passaggio di questo treno o dell’Intercity che hanno sempre la precedenza sui binari. “La gravità – spiegano alcuni impiegati fabrianesi a lavoro nel capoluogo regionale – è che siamo nel 2017 in una linea in parte a binario unico e con un’organizzazione da rivedere. Quando ci sono questi ritardi bisognerebbe permettere al regionale di circolare fino alla stazione successiva invece di fermare e attendere anche 15-20 minuti ogni volta perchè il tempo tecnico c’è. I ritardi, così, sarebbero più contenuti”. Morale della favola: i regionali devono sempre aspettare e nessuno risarcisce mai il biglietto. Se poi nella carrozza l’aria condizionata non funziona, come spesso accade e come è successo anche ieri, la rabbia è più che giustificata e le proteste pure. Per la cronaca ieri il treno regionale è arrivato a Fabriano con quasi 20 minuti di ritardo. Il raddoppio della tratta ferroviaria (oltre quello della SS76) è più urgente che mai!

Marco Antonini