UNA MARCHIGIANA IN MOLISE, PIU’ SPAZIO AL TURISMO EQUESTRE

Si è svolta dal 22 al 25 giugno, a Sepino (Campobasso), la 46 edizione del Raduno Nazionale di Turismo Equestre. Come unica Marchigiana e tesserata da tempo con la Federazione si è presentata la 40 enne Federica Di Pietro. E’una di quelle persone che è legata al cavallo da quando aveva 13 anni, anche se avrebbe voluto cominciare molto prima, grazie al padre Angelo che portò insieme a sua sorella a Passo della Forcella in un maneggio “Da li – ha detto – non mi sono più (quasi) più fermata, fino ad oggi. Ho dedicato gran parte della sua vita e tutto oggi ai cavalli e alla vita all’aria aperta… la mia forza è nella mia umiltà! Non riesco ad essere una sbruffona o superiore e vado avanti per questa idea. Ho avuto diverse cadute da cavallo e qualcuno mi disse di abbandonare… io nel mio piccolo ho cercato sempre di andare avanti, anche se non è stato facile, perchè sono a volte ansiosa ed ho paura; una contrapposizione che mi mette alla prova con tanto coraggio e grinta. Ho avuto diversi cavalli, ma le due più a cuore sono Ambra, oramai a riposo e l’ultima compagna di viaggio, la pezzata indigena Santamaria, con la quale ho già percorso diversi km in un anno ed ho partecipato a questo Raduno Nazionale. Nel 1998-99 ho conosciuto il mio mentore Paolo Vitali è colui che mi insegna il punto di vista dei cavalli, cioè l’interfaccia che tutti noi dovremmo avere nei confronti dei nostri amici equini… Sono rimasta affascinata dal film “L’uomo che sussurrava ai cavalli”, dal ruolo che svolge TOM BUKER, che poi lo stesso EVANS autore del libro ha trovato in un uomo reale.

Turismo Equestre – di Federica Di Pietro

Da sempre (e tutto ora) il turismo equestre è messo da parte, e di meno importanza, per far posto a gare in arena; risulta però una delle attività più impegnative sia per cavaliere che per cavallo. Questo perchè si svolgono interamente in luoghi esterni; montagna, collina e dove comunque varia sia l’aspetto ambientale, la conformità del territorio e il clima stesso. I cavalli devono per questo essere de buoni soggetti, calmi e robusti allo stesso tempo, per affrontare diverse avversità. Idem il cavaliere o amazzone devono essere preparati sia fisicamente che mentalmente ore di sella e difficoltà tecniche del percorso. Sto cercando per questo di incentivare nel Fabrianese e nella regione Marche l’importanza del turismo equestre, la parola stessa,dovrebbe far riflettere, molto… Siamo in epoca di crisi del lavoro ed il turismo può risollevare benissimo l’Italia e ovviamente può essere fatto in sella, per conoscere un’Italia piena di ricchezze naturali da fare invidia, e togliere il fiato, credo a tutto il mondo. Per fare tutto questo bisognerebbe abbattere i costi dei trekking,per permettere a chiunque questa splendida specialità. Sono stata l’unica Marchigiana a presentarmi a SEPINO. Da questo ho capito che va incentivato questa attività. Ho avuto il grande onore di presentarmi con la maglia della regione e il gilet,e bandiera (da me fatta). Devo ringraziare per questo la presidente Maria Carla Masi e tutto il consiglio nazionale.

m.a.