ONCOLOGIA E LAVORO, IL PUNTO DELLA DOTTORESSA COLAO

Un corso di rilevante importanza quello organizzato da Asur Area Vasta 2 Dipartimento di Prevenzione-Servizio PSAL della sede Operativa di Fabriano con il Patrocinio del Comune di Fabriano, tenutosi lo scorso 29 marzo presso la Biblioteca Multimediale “Romualdo Sassi” e  riguardante le “Patologie oncologiche e lavoro: vecchi rischi e nuove attenzioni”. Ne parliamo con la dottoressa Anna Maria Colao, responsabile scientifico del corso.

Dottoressa Colao, la cura e l’assistenza dei malati di cancro non si esauriscono con i trattamenti terapeutici. Quanto è importante il reinserimento del paziente oncologico nel mondo lavorativo?

Nell’anno 2015 un paziente oncologico su tre in età lavorativa, pari a un milione di persone, ha affrontato una diagnosi di malattia neoplastica. I lavoratori, oltre all’impatto della diagnosi che segna «uno spartiacque nella vita» sono spesso costretti a subire l’esclusione dal mondo del lavoro. Da un’indagine condotta dalla Federazione italiana delle Associazioni Volontariato in Oncologia (Favo) e Censis (2011-12) ha stimato che nel nostro Paese 274.000 persone sono state licenziate, costrette alle dimissioni, oppure a cessare la propria attività o comunque hanno perso il lavoro a seguito delle conseguenze della diagnosi di tumore. Oggi si parla di un approccio multidisciplinare dalla diagnosi alla cura e all’oncologia riabilitativa con percorsi personalizzati  al fine di garantire al paziente il raggiungimento del migliore livello di vita possibile sul piano fisico, funzionale, sociale, ed emozionale.E’ necessario quindi promuove il diritto al lavoro dei malati oncologici, con l’obiettivo della piena integrazione degli stessi nel mondo del lavoro, affinché possano trovare nel lavoro l’identità personale, il ritorno alla normalità, l’appartenenza ad una comunità, il mantenimento di una propria autostima.

Come viene tutelato a livello normativo il lavoro per i malati oncologici?

Tante sono le normative a tutela del lavoratore oncologico o disabile: partendo dalla Costituzione Italiana (art 38) al Codice Civile (art 2110) fino alle normative specifiche quali Dlgs. 81/2008 (testo Unico ai fini della tutela e sicurezza dei lavoratori) , Legge 104/92 per l’ accertamento dell’ handicap, Legge 68/99 Norme per il diritto al lavoro dei disabili ai fini del collocamento mirato, alla Legge 12 giugno 1984 n. 222 Revisione della disciplina della invalidità pensionabile, DM Sanità del 5 febbraio 1992 nuova tabella indicativa delle percentuali d’invalidità. Inoltre la tutela è garantita ai lavoratori dipendenti, i cui rispettivi Contratti Nazionali di Lavoro prevedono tale beneficio, avendo il diritto allo scorporo dal periodo di comporto dei giorni di assenza per malattia, in caso di patologie gravi che richiedono terapie salvavita ed altre ad esse assimilabili.

Parliamo di questa giornata formativa promossa dal vostro dipartimento: come sono stati organizzati gli interventi e quali le conclusioni?

Abbiamo cercato di dare alla giornata formativa un approccio a 360 gradi coinvolgendo professionisti che hanno spiegato come: prevenire (stili di vita sani, alimentazione, percorsi di screening  oncologici), accertare curare e superare una prognosi di malattia neoplastica anche grazie alla riabilitazione integrata con la psicologia, reintegrazione socio-familiare e lavorativa; tutelare il lavoratore neoplastico attraverso la dottrina giuridica, ma soprattutto verificando e seguendo il reinserimento lavorativo attraverso la sorveglianza sanitaria mirata effettuata dal Medico Competente aziendale e mettendo in atto i cosiddetti “accomodamenti ragionevoli” (cambio mansione, modifica orari e ambienti di lavoro, telelavoro, tutor ausili etc..) atti ad adattare la mansione lavorativa  al lavoratore oncologico al suo rientro al lavoro. La conclusione dell’ evento formativo ha previsto la condivisione di un percorso multidisciplinare  tra oncologi, medici del lavoro, medici competenti, psicologi e specialisti secondo le complicanze derivanti dalle chemio-radio terapie o derivanti dalla malattia stessa, per la tutela del cittadino lavoratore neoplastico.

Dalla diagnosi di un tumore al ritorno al lavoro di un paziente: quali principali ostacoli nella  reintegrazione nel mondo lavorativo sono state evidenziate?

Il malato oncologico, ancora oggi, incontra notevoli difficoltà nel rientrare o nel permanere con “piena dignità” nel mondo produttivo. Anche nelle aziende di grandi dimensioni spesso accade che le esigenze del malato oncologico, “soggetto fragile” sia dal punto di vista fisico che psicologico, non siano accolte e gestite adeguatamente anche per la mancanza di percorsi di tutela ad hoc (accomodamenti ragionevoli).

Nel territorio fabrianese avete incontrato molti casi di difficoltà di reintegro dei lavoratori colpiti da malattie oncologiche?

Nel 2015 oltre 300 dei 1000 nuovi casi di tumore al giorno in Italia, sono stati diagnosticati a lavoratori,  per cui è chiaro che anche nel nostro territorio dobbiamo fare i conti con questa realtà che oggi non può essere sottovalutata,  quindi sono necessari maggiore attenzione ai bisogni del lavoratore malato, rispetto della riservatezza, clima di ascolto e comprensione delle reciproche esigenze datore di lavoro e lavoratore, individuando le soluzioni più adatte al caso concreto.Rientra nei nostri compiti istituzionali applicare il Dlgs 81/08 e smi  ove  all’art 18, Obblighi del datore di lavoro, la lettera c prevede: “nell’affidare i compiti ai lavoratori, tenere conto delle capacità e delle condizioni degli stessi in rapporto alla loro salute e alla sicurezza”. Ringrazio i relatori intervenuti quali Dr. GIORGIO SAITTA Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Fabriano, Presidente Associazione Oncologica Fabrianese e Medico Competente, Dr.ssa ROSARITA SILVA Direttore U.O.C. Oncologia  Asur Marche Av 2 Sede Operativa Fabriano, Dr.ssa ROSARIA BONGARZONE Dirigente medico-legale INAIL Ancona, Dott.ssa MONIA DUCA Dirigente psicologo U.O.C. Oncologia Asur Marche Av 2 Sede Operativa Fabriano, Dr.ssa MYRIAM MARIOTTI Dirigente Medico Cardiologo U.O.C. Cardiologia– Utic Asur Marche Av 2 Sede Operativa Fabriano, Dr. GIANFRANCO SACCHI Dirigente Medico  Competente Asur Marche Av 2, Dr.ssa GIUSEPPINA SALVUCCI Dirigente Medico Oncologo U.O.C. Oncologia  Asur Marche Av 2 Sede Operativa Fabriano, Dr. MAURO PESARESI Medico legale e  ricercatore di Medicina Legale presso la Sezione di Medicina Legale UNIVPM Ancona, Dr.ssa DANIELA CIMINI Direttore U.O.C. Igiene e Sanità Pubblica (SISP) Asur Marche Av 2 Sedi Operative Fabriano –Senigallia, Dr.ssa: NATALINA COLLINA Dirigente Medico Responsabile U.O.S. Epidemiologia Descrittiva Dip. Sanità Pubblica AUSL BOLOGNA.

Gigliola Marinelli