L’ARTE DEL LIPPI E LA FOTOGRAFIA EMOTIVA DOPO IL SISMA

In quel bellissimo ciclo di affreschi sulle Storie della Vergine, spicca la Natività. Il ciclo è rappresentato e raffigurato nell’abside del Duomo di Spoleto ed è datato nel periodo che va dal 1466 al 1469. Il talento di Filippo Lippi, uno dei maggiori artisti del ‘400, rappresenta una bellissima Natività ambientata in un edificio semi-crollato e lesionato, significativo ed intenso che vuole ricordare ai posteri la povertà e la precarietà dopo un terremoto. Forte traccia emotiva, testimonianza, lasciata a seguito dei forti terremoti del dicembre 1456 che colpirono l’Appennino centro meridionale. Lippi pittore innovativo, compì un percorso artistico importante verso una continua e felice sperimentazione delle grandi novità elaborate a Firenze, dalla lezione di Masaccio della Cappella Brancacci, alla prospettiva, ai valori della luce e del colore di Beato Angelico. La sua arte raffinata e molto lirica, ed è proprio il lirismo una delle caratteristiche principali della sua opera, assieme alla linea, è stata fonte di ispirazione per tantissimi artisti, a cominciare da Sandro Botticelli, che fu suo allievo, per arrivare fino a Leonardo.

Francesco Fantini