OPERAI JP IN MOBILITA’, DECISIONE INACCETTABILE
400 operai Jp in mobilità. Dopo anni di incertezza, in attesa di un piano industriale, arriva la doccia fredda per i dipendenti, le loro famiglie, un intero comprensorio tra Marche e Umbria.
CERISCIOLI: ‘SOLIDARIETA’ E VICINANZA’
Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha espresso ”solidarietà e vicinanza” ai lavoratori della J.P. Industries, e ha convocato il titolare dell’azienda, Giovanni Porcarelli, ”per un incontro che si terrà la prossima settimana”. E’ quanto si apprende dalla Regione, che aprirà un tavolo sulla vertenza. Ieri, a sorpresa, Porcarelli ha annunciato la procedura di mobilità per 400 dei 684 dipendenti della J. P., tutti ex lavoratori dell’Antonio Merloni acquisita nel 2012. Una decisione ritenuta ”irricevibile” dai sindacati e dal sindaco di Fabriano Giancarlo Sagramola, che si sono appellati al ministero dello Sviluppo economico e, appunto, della Regione Marche. Secondo Porcarelli l’azienda non può proseguire nel piano industriale concordato per le difficoltà di accesso al credito dovute alle conseguenze del contenzioso con le banche creditrici dell’ex Antonio Merloni, e a un pesante calo del mercato degli elettrodomestici.
MINISTERO: “JP, DECISIONE INACCETTABILE”
“Accolgo immediatamente l’appello del Sindaco di Fabriano Giancarlo Sagramola, dei deputati del territorio e assicuro che da subito siamo al lavoro sulla vertenza Merloni”, così la viceministro Teresa Bellanova, dopo l’avvio della procedura di mobilità per 400 dei 684 dipendenti ex Merloni assunti tra Marche e Umbria comunicata dall’azienda nelle ultime ore. “La decisione – prosegue la viceministro – è francamente inaccettabile. Per questo riteniamo necessario un incontro urgente con azienda e parti sociali, per comprendere esattamente i termini della questione. In questa come in altre situazioni complesse, il nostro obiettivo è sempre lo stesso: tutela e sostegno del lavoro prima di tutto”.
PD CERRETO: “PORCARELLI NON E’ PIU’ CREDIBILE”
Apprendiamo con costernazione dalla stampa (come potete vedere sotto) che la JP ha messo in mobilità oltre 400 lavoratori;una misura grave che inficia le speranze di chi aveva creduto in un piano industriale in grado di rilanciare l’occupazione della ex Merloni.Dal mese di gennaio scorso sia personalmente,che come circolo cerretese del PD, avevamo reso pubblici timori e preoccupazioni su come la vertenza si andava dispiegando. Grazie all’attenta sensibilità dell’onorevole Lodolini e dei colleghi umbri che avevano sollecitato con ben due interrogazioni il Governo, ci siamo impegnati ad incalzare la proprietà per vedere finalmente in essere il piano industriale. La nostra preoccupazione era ed è quella di difendere l’occupazione non certo assecondare posizioni di rendita e speculative. Purtroppo i nostri timori si sono avverati: l’azienda in maniera unilaterale ha proceduto ai licenziamenti dei lavoratori e non ha ancora presentato un progetto di sviluppo. E’ mia personale convinzione che la proprietà voglia utilizzare come massa di manovra gli operai in mobilità al fine del raggiungimento dei propri obbiettivi finanziari. Una sorta di ricatto verso banche e istituzioni: SE NON OTTENGO I SOLDI TENETEVI GLI OPERAI……Una posizione della proprietà aziendale crudele e cinica che solleva non pochi dubbi sul rapporto che deve intercorrere fra politica e Porcarelli. Ho sempre pensato che politica e affari debbano camminare paralleli senza mai incontrarsi e mai questo assunto mi pare più vero come in questo caso. Da tempo Porcarelli naviga fra i circoli politici e ha frequentazioni di varia natura,anzi ultimamente tende ad accreditarsi amico di quello o l’altro. Questo traffico deve essere stroncato, non fa bene alla politica né a Porcarelli imprenditore. Aggiungo che mi rimane arduo da capire che credibilità possa avere UN SINDACO CHE METTE IN MEZZO ALLA STRADA 400 PERSONE;il sindaco di tutti……non scherziamo.Per quanto riguarda la politica è bene che al più presto ritrovi le ragioni di una propria e autonoma azione.
Angelo Cola Segretario PD Cerreto d’Esi
TERZONI (M5S): “SI E’ PERSO TROPPO TEMPO, GOVERNO GIOCA SULLA PELLE DEI LAVORATORI”
“E’ sempre brutto quando dei brutti presagi diventano realtà. Però lo avevo detto agli esponenti del Mise non più tardi di tre mesi f in Aula: su JP Industries bisognava far presto, e sbloccare quanto prima la situazione con le banche creditrici della vecchia Antonio Merloni. Avevamo invitato i soggetti interessati a chiudere in un mese, invece tra tavoli, annunci e continui rinvii si è finito col tergiversare troppo e oggi si raccolgono i frutti aspri di mesi di chiacchiere inutili: 400 lavoratori in mobilità sono una mazzata terrificante per Fabriano e il territorio limitrofo, dove la crisi economica continua a imperversare con violenza inaudita. Qualche esponente del governo dovrebbe farsi un esame di coscienza, perché le responsabilità politiche in questa vicenda sono gravissime e sotto gli occhi di tutti”. E’ quanto afferma, in una nota, la portavoce del Movimento 5 Stelle presso la Camera dei Deputati On. Patrizia Terzoni. “Come M5S – prosegue – insieme alla mia collega umbra Tiziana Ciprini ci siamo subito messi in moto per presentare un’interpellanza urgente sul caso: non è possibile che a pagare il corto circuito tra banche, azienda e politica siano centinaia di famiglie. Qualcuno deve dare spiegazioni, perché per due anni ci siamo sentiti dire decine di volte “faremo tutto il possibile” dai rappresentanti dell’esecutivo, e ciò non è affatto avvenuto”.