DAL CEMENTO NON NASCE NIENTE – di Laura Trappetti
In campagna o in un paesino non hai tutto sotto casa, mancano un sacco di cose, ci sono pochi vicini, meno automobili, scarsi servizi. In campagna o in un paesino ci sono più alberi, l’aria non puzza, il silenzio è più silenzio, le stagioni più evidenti, gli animali selvatici non sono un’emergenza. La vita in campagna o in un paesino è lenta, noiosa, anche il più banale accadimento diventa un evento importante, perché quando si è in pochi succedono anche poche cose. Perciò si diventa strani, attenti. Cambia così poco che ogni cambiamento lo vedi, inizi a preoccuparti di cose minime, del cibo che mangi, del paesaggio, della qualità dell’acqua, del clima. L’assenza di distrazioni, di intrattenimenti, di eventi vari, fa brutti scherzi. I negozi sono lontani, per pura pigrizia ti fai un orto. Al mattino osservi la nebbiolina che si sprigiona dalla terra, appena il sole la scalda e pensi: quello che ho sotto i piedi forse è un organismo vivo? Troppo ossigeno al cervello, evidentemente. E’ l’ assenza di stimoli superiori che ti fa affezionare a ciò che ti circonda, che te lo fa vedere minacciato, come avesse un equilibrio fragile che dipende da ciò che fai: assurdo! Le vere esigenze sono altre, la gente deve muoversi, andare velocemente, lavorare e non tutti si annoiano al punto di pensare all’ambiente: si deve campare, si deve produrre. La produzione non è propriamente salubre? Pazienza. E’ il sistema baby! Prima le merci, poi la salute e le persone. Il benessere passa per quanti soldi hai da spendere, per le dimensioni dell’automobile, che plasmano le dimensioni della tua importanza nel contesto sociale e via dicendo. Se hai la garanzia di poterti pagare quello che sei portato a pensare sia necessario, poco importa se la fabbrica dove lavori inquina l’acqua che bevi, se respiri aria pulita, se il diserbante dato sul ciglio della strada te lo ritrovi nei pomodori. Sei inserito? Ringrazia, sei fortunato, perché ti fai domande? Il cemento, i piloni, i viadotti, il tetracloroetilene, il benzene, le polveri, che ti importa? Agevola il progresso! Quando hai una strada a quattro corsie, la salute magari non ce l’hai e pure l’ospedale te lo spostano, ma puoi arrivarci un quarto d’ora prima e pure al mare, vuoi mettere?
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