MANIFATTURA INDUSTRIALE DEBOLE NELLE MARCHE

Apertura d’anno debole per l’industria manifatturiera regionale, con attività produttiva e commerciale in moderata crescita rispetto al primo trimestre 2015. Secondo i risultati dell’Indagine Trimestrale condotta dal Centro Studi di Confindustria Marche, in collaborazione con Nuova Banca Marche, nel trimestre gennaio-marzo 2016 la produzione industriale ha registrato un aumento dello 0,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, risultato positivo anche se inferiore a quello rilevato a livello nazionale (2%). A livello settoriale, variazioni negative dell’attività produttiva hanno interessato solo il settore moda, mentre positiva è stata la dinamica della Meccanica e del Legno-Mobile. Le dichiarazioni degli operatori intervistati sono in linea con gli indicatori di produzione: rimane stabile la quota di operatori con attività produttiva stazionaria o in calo (49% contro il 48% della rilevazione del quarto trimestre 2015), mentre sale marginalmente la quota di aziende interessate da aumenti della produzione (54% contro 52% della rilevazione precedente). In lieve aumento l’attività commerciale complessiva nel primo trimestre 2016: l’andamento delle vendite in termini reali ha registrato una crescita dello 0,3% (1,7% nel quarto trimestre 2015) rispetto allo stesso trimestre del 2015, con un andamento positivo sul mercato interno e una flessione su quello estero. Le vendite sul mercato interno hanno registrato una variazione pari al 1,2% rispetto al primo trimestre 2015, con risultati positivi per tutti i settori ad eccezione della Gomma e Plastica. Più moderata, ma comunque positiva, la crescita dei Minerali non metalliferi e della Meccanica. Le vendite sull’estero hanno mostrato una lieve flessione (-0,5%) rispetto al primo trimestre 2015. Risultati positivi sono stati rilevati in tutti i settori, ad eccezione della Meccanica e del sistema moda che hanno invece registrato una flessione. Il debole miglioramento dei livelli produttivi e commerciali si è associato a una dinamica dei prezzi molto contenuta, con incrementi dello 0,3% sull’interno e dello 0,7% sull’estero.

I costi di acquisto delle materie prime sono risultati in aumento sia sull’interno (0,1%) che sull’estero (+0,4%). Nella media del trimestre gennaio-marzo 2016, i livelli occupazionali hanno registrato un calo (-0,5%). Nello stesso periodo le ore di cassa integrazione sono passate da 7,7 milioni del 2015 a 7,6 milioni (-1,5%). In diminuzione sono risultati sia gli interventi straordinari (-1,6%), passati da 3,3 milioni di ore del primo trimestre 2015 a 3,2 milioni di ore del primo trimestre 2016, sia gli interventi in deroga passati da 2 milioni di ore del primo trimestre 2015 a 1,9 milioni di ore del primo trimestre 2016 (-3%). Stazionari gli interventi ordinari (2,4 milioni di ore). Dall’analisi dei dati per ramo di attività emerge una diminuzione delle ore complessive autorizzate nell’edilizia (-48,3%) e nel commercio (-23,4%); sostanzialmente stazionarie nell’industria (+0,4%) mentre in aumento nell’artigianato (+45,5%) e nei settori vari (+87,9%). “Il dato relativo al primo trimestre 2016 – dichiara il Presidente di Confindustria Marche Bruno Bucciarelli – conferma il permanere di una intonazione congiunturale complessivamente debole, che si protrae da alcuni semestri nonostante il parziale recupero osservato nei mesi centrali del 2015. Rilevante anche nei primi mesi del 2016 il ruolo della domanda interna, in ulteriore consolidamento, mentre limitato è apparso il contributo della domanda internazionale. Anche i dati resi noti oggi dall’Istat relativi alle esportazioni regionali nei primi tre mesi del 2016 rilevano un andamento debole delle vendite all’estero della nostra regione (+0,1%) anche se migliore rispetto alla media italiana (-0,4%). Confermano il quadro i segnali favorevoli che provengono dai settori produttivi maggiormente orientati al mercato domestico e popolati da imprese di media e piccola dimensione.”