RIFLESSI DAL CIELO – di Laura Trappetti

Si aggiunge un altro capitolo, ogni messinscena è una scelta, un tassello di una più grande costruzione che risponde a sollecitazioni interiori. Confrontarsi con il pubblico è un’esigenza che nasce da dentro, non è un dovere anche se studi e lavori con un gruppo, non c’entra l’apparire, la promozione, rientra nel campo delle sfide e ti serve a capire se le tue intuizioni e visioni trovano una possibilità espressiva che sia condivisa, comprensibile e compiuta. Immaginare non è la stessa cosa che mettere in pratica: nell’immaginazione manca la fisicità di cose e persone, manca la materia che non puoi plasmare come ti pare. A volte la materia è dura, a volte è duttile, ma resta sempre qualcosa che obbedisce a meccanismi suoi. Quando scegli di fare Teatro maneggi idee e persone, ti confronti con luce, musica e suggestione, perché il Teatro è un’illusione che vuol dire “essere dentro il gioco”, far credere che ciò che è pura invenzione accade davvero. Negli ultimi due anni, dopo aver fatto altre cose e diverse esperienza in altre città e contesti teatrali, ho iniziato a ricostruire un gruppo a Fabriano. Quello che ci unisce è un metodo, il laboratorio, cioè uno spazio di formazione e ricerca permanente dove non si smette mai di approfondire le tecniche teatrali e i vari linguaggi che con esse si intrecciano. C’è poi l’intento di non voler semplicemente salire su un palco e dare dimostrazione di ciò che si è imparato, ma di condividere con gli altri riflessioni, percorsi personali e ispirazioni. Da qui la necessità, perché c’è tanto da dire del mondo che viviamo, di come vorremmo che fosse e pure abbiamo molto da dire di noi stessi e si può farlo scrivendo 21 righe ogni sabato o creando una nuova opera teatrale e rappresentandola. Questa sera questo lavoro andrà in scena al Teatro Gentile, il teatro dove ho cominciato, dove ho lavorato per tantissimo tempo e dove l’ultima volta che ho portato uno spettacolo è stato cinque fa. E’ una sensazione strana e bella, come un cerchio che si chiude, ma anche un nuovo inizio. Per guardasi dentro e guardare avanti, aprire le ali e buttarsi giù. Ringrazio tutto il mio gruppo del Bagatto Percorsi Creativi e chi vorrà essere con noi, sperando di volare e che il cielo sia sereno sempre.