MONS. VECERRICA: ‘ACCOGLIETE CON VIVACITA’ IL NUOVO VESCOVO’

Mons. Vecerrica, insieme ad alcuni sacerdoti della Diocesi, incontreranno quanto prima Mons. Stefano Russo per fissare la data dell’ordinazione episcopale e del suo ingresso a Fabriano. Intanto questa mattina, alle ore 11, in occasione del 25° anniversario della visita di Giovanni Paolo II alla città della carta e alle industrie locali, il vescovo uscente, appena nominato amministratore apostolico fino alla presa di possesso dell’eletto, presiederà la Messa in Cattedrale e il Giubileo dei Lavoratori. Artigiani, imprenditori, sindacalisti, commercianti e tutti coloro che operano nel mondo del lavoro si stringeranno intorno a Giancarlo Vecerrica per pregare per i tanti disoccupati del comprensorio e per don Stefano Russo che, nel suo primo messaggio, ha già espresso vicinanza a tutti coloro che vivono questo dramma. Domani, Domenica delle Palme, il presule presiederà l’Eucaristia presso lo stabilimento Ariston di Pianello di Genga alle ore 10.30.

IL MESSAGGIO ALLA DIOCESI DI MONS. VECERRICA

Nel luglio 2015, al compimento dei miei 75 anni, a norma del Codice di Diritto Canonico, ho presentato al Santo Padre le dimissioni da Vescovo di questa Diocesi. Oggi, Papa Francesco invia un nuovo Pastore, nella persona di Mons. Stefano Russo, sacerdote della Diocesi di Ascoli Piceno, parroco nella parrocchia dei Santi Pietro e Paolo.  E’ giovane, ma alla grande esperienza pastorale unisce una spiccata e preziosa competenza nella storia artistica e culturale del territorio marchigiano, dimostrata durante il suo incarico di Direttore dei Beni Culturali presso la Conferenza Episcopale Italiana. Potrà sostenere, guidare e condurre a ottimi risultati questa nostra bella Diocesi di montagna, valorizzandone non soltanto le risorse spirituali, ma anche quelle culturali e artistiche.  Carissimi amici, come accadde a me 13 anni fa, il nuovo Vescovo è accolto benevolmente da questa bellissima Diocesi. Come ho detto tante volte: la persona del Vescovo passa, il popolo di Dio, che forma la Chiesa, resta. Questo passaggio di Vescovi, in questo Anno Santo, è un ulteriore invito ad accogliere il dono della misericordia di Dio, perché la missione del Vescovo è rendere presente Gesù, Buon Pastore, per accompagnare sacerdoti e fedeli a “risplendere come astri nel mondo, tenendo salda la parola di vita” (cfr. Fil 2,12-17). Ogni passaggio che avviene nella Chiesa di Cristo è un dono, che adesso coinvolge me che lascio, il nuovo Vescovo che entra,  e tutti voi che continuate come corpo vivo di questa Chiesa viva. Desidero fare questo passaggio con semplicità e con gioia, accogliendo l’obbedienza e il servizio che mi verranno richiesti, offrendo la mia preghiera e tutte le mie energie. In questi anni, ho cercato, umilmente, di dare tutta la mia vita a Cristo, perciò a voi, valorizzando tutti, servendo tutti, chiamando tutti, soprattutto i giovani, con uno stile comunionale, che ci ha aperti ad orizzonti belli e creativi. Sicuramente avrei potuto fare molto di più. Quel che resta lo farà, meglio di me, il nuovo Vescovo. In questi giorni ho riflettuto molto sulla parola di Dio di domenica scorsa: “Non ricordate più le cose passate, non pensate più alle cose antiche! Ecco, io faccio una cosa nuova …” (Is 43,16-21). E ancora: “Fratelli, ritengo che tutto sia una perdita a motivo della sublimità della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore ….” (Fil 3,8-14). Dedicherò a questa novità che il Signore ci dona tutto me stesso, affidandomi alle parole di santa Teresa d’Avila: “Nulla ti turbi, nulla ti spaventi. Tutto passa, solo Dio non cambia. La pazienza ottiene tutto. Chi ha Dio non manca di nulla: solo Dio basta! Il tuo desiderio sia vedere Dio, il tuo timore, perderlo, il tuo dolore non possederlo, la tua gioia sia ciò che può portarti verso di Lui e vivrai in una grande pace”. Da figlio sincero ringrazio il Santo Padre Papa Francesco per questo dono paterno e benevolo, e così promettente per la nostra Diocesi. Ringrazio di tutto il cuore voi, meravigliosi sacerdoti e cari fedeli, che mi avete amato, seguito e collaborato. Ringrazio moltissimo tutte le autorità civili e militari per la continua, amichevole e preziosa collaborazione.  Carissimi, non mi rimane altro che rinnovare l’invito ad accogliere con amore e con vivacità il nuovo Vescovo. Affidandovi alla Madonna del Buon Gesù, nostra patrona, auguro a tutti Buona Pasqua per risorgere!