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DIRETTORE GUIDI, “I PUNTI DI FORZA DELL’OSPEDALE PROFILI”

di Marco Antonini

Fabriano – All’ospedale Profili, tra personale carente e posti letto in diminuzione a seguito del piano ferie estivo dello scorso anno, si guarda alle eccellenze della struttura e a ciò che è stato fatto in diversi reparti. A breve arriverà il primario di Ortopedia. “Sono in continua crescita – dice il direttore di Area Vasta 2, Giovanni Guidi – le attività dell’aritmologia interventistica con impianto di pacemaker di ultima generazione mantenendo le attività di ricovero cardiologico in Utic”. Recentemente è stata introdotta l’attività di diagnostica ecografica renale in ambito nefrologico e continua il monitoraggio del paziente affetto da insufficienza renale fino alla fase della dialisi. “Il Pronto Soccorso di Fabriano – dichiara Guidi – ha visto dal 2017 al 2019 un notevole aumento del volume delle prestazioni, per alcune migliaia, arrivate anche da diversi territori limitrofi. Sono stati definiti dei percorsi assistenziali tra cui è stata istituita una corsia preferenziale per i pazienti più fragili (pediatrici, codici rosa ed anziani in difficoltà). Istituito un gruppo di lavoro per l’attuazione di un protocollo dedicato alla violenza di genere”. Da segnalare, comunque, le continue difficoltà per la mancanza del reparto di Pediatria che costringe i piccoli malati ad andare in Umbria, all’ospedale di Branca-Gubbio in maggioranza, o all’Urbani di Jesi o al Salesi di Ancona. Nonostante la carenza di personale nell’ambito diagnostico “restano di elevata qualità le prestazioni della Diagnostica per Immagini/Radiologia, del Laboratorio Analisi, della Farmacia ospedaliera e di tutti i servizi di supporto del nosocomio”. Sulle condizioni dell’ospedale, Vinicio Arteconi (Associazione Fabriano Progressista) attacca: “Ci sono 4.500 metri quadrati ancora inagibili causa sisma 2016. La direzione vuole solo risparmiare. Mancano 40 infermieri. Con il Punto nascita chiuso, poi, hanno tagliato le radici e il futuro al nostro entroterra”.

Personale

Proprio sul personale il direttore di Area Vasta 2 evidenzia come “la Direzione si sta adoperando per rispondere a tutte le esigenze degli operatori e dei reparti ospedalieri. Questo mese, ad esempio, ha provveduto all’espletamento del concorso per il conferimento di un incarico per il primario di Ortopedia e per un Dirigente medico per l’Anestesia e Rianimazione”. Attesa la stabilizzazione dei precari in parte entro quest’anno. Guidi sottolinea come “il modello multidisciplinare in Area Vasta 2 è anche al centro della presa in carico delle disabilità multiple e complesse successive alla fase acuta da parte della Riabilitazione ospedaliera che, grazie al progetto riabilitativo individualizzato, consente un recupero delle funzioni sia in campo ortopedico sia neurologico, attività che continuano a domicilio con la collaborazione del Distretto”. Particolarmente elevati, poi, gli standard presso l’Hospice dell’ospedale che cura, con grande competenza, il malato in fase terminale, mantenendo la dignità del paziente e dei suoi familiari in collegamento con l’Oncologia.

Sala operatoria

Salgono a 4.700 interventi chirurgici nel 2019. “Nonostante le difficoltà – dice Guidi – nel 2019 l’ospedale ha mantenuto le attività degli anni precedenti nell’area chirurgica evidenziando una crescita esponenziale: sono aumentati sia i numeri che la complessità degli interventi”. Il blocco operatorio aveva chiuso il 2017, anno dopo il sisma, con 3.820 interventi. Nel 2019 si è arrivati a ben 4.700 interventi, 880 in più.