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A CARNEVALE OGNI FRESCACCIA VALE (E OGNI STIMA SALE)!

Ci aspettavamo un week-end di trionfo per il diritto, invece abbiamo assistito allo struggente funerale dell’aritmetica. “Siamo bellissimi, agguerritissimi, fighissimi, lol, smile, triplo cuoricino, give me five. Ma soprattutto siamo tantissimi: due milioni”. Sbam. Con questa uscita, gli arditi del Family Day hanno fatto suonare a morto la campana delle scienze esatte. Per sempre. Il Circo Massimo (che è massimo davvero) conta 73 mila metriquadrati: due milioni di bipedi non ci stanno neppure attorcigliati in una maxi-partita a Twister. Nella primavera del 2001, quando le fanfare per lo scudetto della Lupa assordarono anche le nutrie del Tevere, si contarono mezzo milione di anime. Sì, fu la notte dello streaptise della Ferilli a tinte giallorosse (meno male non passò di lì il n°1 iraniano Rouhani). L’ammasso pallonaro, però, lambì Colosseo, Bocca della Verità e vialone di Caracalla. Sabato Marione Adinolfi e soci non arrivavano a due milioni nemmeno calcolando gli aghi di pino del Palatino: potere della supercazzola algebrica. Non da meno le piazze arcobaleno, opposte alla frotta del circone. “Siamo un milione in 100 città”. Se Eulero e i ricordi da sussidiario non ci tradiscono, fanno 10 mila a piazza: facili da credere a Firenze, un po’ più difficile in un paesotto del Monferrato.

La frottola numerica, nel Belpaese, è prassi antica. Dalla breccia di Porta Pia alla marcia su Roma, dalle scorribande sessantottine al saluto estremo al buon Wojtyla, il copione è sempre lo stesso. Si spara una cifra a casaccio e si allunga il caciucco aggiungendoci uno zero. Del resto, nell’Italia dove i disoccupati sono in calo a mezzogiorno e di nuovo in crescita alle sei di sera, ogni computo si può gonfiare, che siano gli immigrati in un Cara o gli sms gratis in una “Christmas Card”.

In tema di corbellerie, Fabriano non è da meno. Venerdì, di ritorno in treno (i ritardi di Trenitalia sono sempre reali: 30 minuti, di default), ecco uno scenario da Harlem. Elicottero della polizia in volo, posti di blocco in ogni anfratto, uomini in foggia blu ovunque. Un quadro da serie tv Usa: mancavano solo i Chips in moto per viale Moccia, Starsky e Hutch appostati alla Pisana e lo zio Hank di Breaking Bad a dar la caccia a spacciatori di “meta-ciauscoli”. In Rete si è scatenato il festival della fesseria: 5 evasi da Monteacuto, 3 rapinatori alla Coop, un boss della ‘Ndrangheta in città in domicilio coatto. Niente di tutto ciò: semplice operazione di polizia, visto che in quest’inverno i numeri nefasti sulle case svaligiate non sono affatto gonfiati.

Per carità, ci sta: a Carnevale ogni frescaccia vale (e ogni stima sale). Però, tra “Balanzoni” saccenti e “Brighelle” truffaldine, meglio andarci piano.

Valerio Mingarelli