EOLICO A MONTELAGO, MONTAGNE SOTTO ATTACCO
Approfondimento sull’installazione di una Pala Eolica a Montelago, il Consiglio Regionale d’Italia Nostra, associazione nazionale per la tutela del patrimonio storico, artistico e naturale punta il dito. “Le nostre belle montagne sono sotto attacco da parte di coloro che intendono speculare sui vantaggi delle energie rinnovabili come lo sono i nostri mari e le nostre campagne per le trivelle alla ricerca dei giacimenti fossili o per realizzare depositi di gas sotto terra. Manca una strategia sia nazionale che regionale che tenga conto della tutela dell’ambiente e del paesaggio che poi significa tutelare la salute e garantire il lavoro e l’occupazione del futuro. Ed i sindaci, più o meno sensibili e competenti, curano i propri interessi elettorali e, talvolta, quelli degli amici degli amici. A Montelago l’anno si è chiuso con manifestazioni, proteste, e diffide nei confronti del comune di Sassoferrato che ha autorizzato, contro il parere della popolazione e delle Soprintendenze al Paesaggio delle Marche e dell’Umbria, la realizzazione di un impianto di pseudo mini eolico (oltre 40 metri) in una area incontaminata e dall’enorme valenza paesaggistica, oggetto di un vincolo di tutela indiretto. Passate le feste, stando alle notizie delle ultime ore sembra che i proponenti del progetto abbiano iniziato i lavori di movimentazione terra e sbancamento. Sempre in zona vi sono allarmi per movimenti di escavazione al confine della proprietà “eolica” con le altre proprietà, dubbi di sconfinamento, proteste dagli abitanti del luogo e nuovi pesanti contenziosi in vista. Italia Nostra Marche, nel confermare il totale appoggio agli abitanti di Montelago che dimostrano un fortissimo attaccamento al proprio incontaminato territorio, chiede alle forze dell’ordine ed agli organi di tutela ambientale di intervenire onde impedire che con atti magari di forza, magari di furbizia, si imponga l’interesse economico di pochissimi a danno della volontà degli abitanti e dei vincoli costituzionali di tutela. Italia Nostra, di concerto con le altre associazioni e comitati, intende sicuramente chiedere conto degli irreversibili danni al paesaggio che questo intervento provocherebbe.”
cs