SALVARE L’OSPEDALE PROFILI E’ POSSIBILE?

I sindaci dei comuni dell’Ambito 10 hanno preso posizione contro la giunta regionale. E questa mattina alle ore 10 le mamme del comprensorio manifesteranno davanti la struttura contro la decisione di tagliare il reparto di Ostetricia del Profili.

I SINDACI

Il sindaco di Serra San Quirico Tommaso Borri ha ribadito come anche i suoi cittadini hanno scelto Fabriano rispetto a Jesi. “Non è vero che in questi anni – ha detto il sindaco di Genga Giuseppe Medardoni – siamo stati fermi. Ci aspettano anni difficili: amministrare non è più un piacere.” E ancora. “Noi – ha detto Ugo Pesciarelli, sindaco di Sassoferrato – abbiamo sofferto per aver perso l’ospedale che, ad oggi, è diventato l’unica Casa della Salute delle Marche. Abbiamo accettato ad un patto: tutti i servizi dovevano rimanere al Profili.” Assente il primo cittadino di Cerreto d’Esi: alcuni residenti hanno polemizzato contro questa mancanza dell’amministrazione comunale guidata dall’imprenditore Porcarelli.

LA GENTE

Diversi gli interventi al consiglio comunale aperto che si è tenuto giovedì pomeriggio e ha approvato un documento da consegnare al Governatore che spiega perché non si può chiudere una struttura strategica per un territorio con vie di comunicazioni disagiate. “Assistiamo – ha detto Katia Silvestrini di Sveglia Fabrianesi – a un continuo depotenziamento del nostro ospedale. Vogliamo sapere se era questo l’obiettivo salute promesso in campagna elettorale.” Mina Fortunati ha portato la solidarietà delle pensionate di Cgil, Cisl e Uil. “Non possiamo dimenticare – ha scritto in una lettera – le frazioni lontanissime dal centro. Campodonico dista 20 km, Sant’Elia 30 e sono situate ad altitudini elevate. Perché i disagi li devono subire mamme e figli?” Anche Claudio Biondi della Democrazia Cristiana ha fatto sentire la sua voce. L’ex amministratore ha invitato i sindaci a dimettersi in caso si chiusura del reparto. “Anche questa volta si parla come se il colpevole non c’è – ha detto Sergio Romagnoli, Movimento 5 Stelle – invece la colpa è della politica e dei cittadini che partecipano poco.”

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