SALVARE L’OSPEDALE PROFILI – Il documento del consiglio comunale di Fabriano

ORDINE DEL GIORNO DEL CONSIGLIO COMUNALE APERTO DEL 26/11/2015 APPROVATO

OGGETTO: SITUAZIONE SANITARIA DEL COMPRENSORIO MONTANO DELLA PROVINCIA DI ANCONA CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA SALVAGUARDIA DEL “PUNTO NASCITA”, DELLE P.O.T.E.S. , DELLE UNITA’ OPERATIVE E DEI SERVIZI SANITARI ESISTENTI.

IL CONSIGLIO COMUNALE

Visto: L’accordo della conferenza permanente Stato/Regioni del 16.12.2010 La D.G.R.M. 1088/2011 – la D.G.R.M. 1405/2011 – la D.G.R.M. 735/2013 – la D.G.R.M. 1345/2013 – la D.G.R.M. 847/2014 – la D.G.R.M. 350/2015 – la D.G.R.M. n. 665/2015 Considerato: L’attuale situazione infrastrutturale del nostro territorio montano con particolare riguardo alla viabilità presente del tutto inadeguata, oggetto di importanti lavori non ancora terminati e soggetta a interruzioni anche di lunga durata che isolano il presidio di Fabriano dagli altri presidi.

Constatato: che nella conferenza dei Sindaci dell’Area Vasta 2 dell’11 Novembre u.s. è stato presentato lo stato di avanzamento dell’attuazione degli obbiettivi sanità 2015 (D.G.R.M. 665/2015)

Constatate: La mancata attuazione del sistema di trasporto assistito materno-infantile: La mancata implementazione di procedure e coordinamento tra i vari presidi ospedalieri per quanto attiene il processo del parto naturale.

Vista: La direttiva del Ministero per la coesione territoriale del governo Monti, strategia per la montagna e per le aree interne, con la quale si fissano i criteri per la salvaguardia dei servizi per i territori svantaggiati.

Visto: Il documento derivante dalla DGRM 665/2015 che penalizza fortemente l’ambito territoriale con un grave impoverimento della struttura ospedaliera di Fabriano, con particolare riferimento a: la scomparsa del punto nascita, la scomparsa dell’unità operativa complessa di pediatria, la trasformazione della unità operativa complessa di otorino in ambulatorio, la scomparsa della senologia della quale non si trova traccia nella nuova programmazione, la mancata previsione dell’unità operativa semplice di endoscopia digestiva, il ridimensionamento del servizio trasporti in emergenza-urgenza del territorio montano della provincia di Ancona, la grave carenza del personale medico della cardiologia, la mancata riattivazione dei posti letto previsti per la medicina.

Considerato: che al Presidente Ceriscioli sono state consegnate 3448 firme di cittadini che hanno chiesto il mantenimento del reparto di Ostetricia e Ginecologia nel Presidio Ospedaliero di Fabriano.

Considerato: Che l’accordo Stato-Regioni pone tra i principali obiettivi l’abbattimento percentuale sul totale dei tagli cesarei, si ritiene che la chiusura del punto nascita, come previsto dalla Regione, non permetterà il raggiungimento di tale obiettivo. Presso il presidio ospedaliero di Fabriano lo stesso è stato largamente raggiunto in quanto percentualmente l’utilizzo di tale metodica è al di sotto sia degli standard regionali che di quelli nazionali.

Dato Atto: che la riorganizzazione prevista si sta realizzando senza avere implementato le attività propedeutiche ed indispensabili a garantire la completa sicurezza delle donne gestanti e non si tutela il rapporto fiduciario empatico con i professionisti del nostro territorio che hanno seguito la gestante venendo meno ai criteri di umanizzazione previsti dall’accordo Stato/Regione.

Visti: L’articolo 32 della Costituzione “ La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno puo’ essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana. L’articolo 44 della Costituzione .La legge dispone provvedimenti a favore delle zone montane, recitando che le leggi debbono garantire tutele a favore delle aree montane e quindi queste si estendono e comprendono i servizi sanitari. L’articolo 4 dello Statuto Regionale punto 7) “ Riconosce la specificità del territorio montano e delle aree interne. Promuove politiche di intervento e di riequilibrio per assicurare un’equa distribuzione dei servizi e delle infrastrutture , occasioni di lavoro e adeguate condizioni di vita. “ L’articolo 5 dello Statuto Regionale punto 1) “ La Regione si impegna a rendere effettivo il diritto costituzionale alla salute. Assume iniziative volte a garantire, in particolare, la tutela della maternità, dell’infanzia, degli anziani e delle persone disabili. Predispone piani e adotta interventi per la prevenzione e l’eliminazione delle cause di inquinamento e per garantire la salubrità dell’ambiente, la sicurezza nei luoghi di lavoro, la sicurezza alimentare e, in generale, la qualità della vita.

Tutto ciò premesso Il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta:

1) Ad attivarsi affinché la conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato e le Regioni proceda alla revisione dell’intesa del 16/12/2010 secondo indicazioni di flessibilità ed idoneità per la persistenza dei punti nascita in aree montane e particolarmente disagiate;

2) A richiedere al Presidente della Giunta della Regione Marche il rispetto degli impegni presi pubblicamente durante la campagna elettorale per il presidio ospedaliero di Fabriano e quindi la sospensione degli effetti delle D.G.R.M. n.735 e n.1345/2013, n.350/2015 e D.G.R.M. 665/2015 per la parte riguardante i punti nascita e P.O.T.E.S. e le unità operative attualmente operanti presso il presidio ospedaliero e dei servizi esistenti di questo comprensorio montano al fine di garantire parità di trattamento a tutti i cittadini della Regione in materia sanitaria e di modificare tali norme allo scopo anche di contribuire al superamento del fenomeno di spopolamento a cui sono sottoposti i territori delle zone montane e disagiate della Regione.

3) Chiedere con urgenza l’attuazione di un tavolo di confronto con la Regione Marche per i dovuti approfondimenti per le problematiche evidenziate nel presente documento.

4) – Concordare l’approvazione di questo documento da parte di tutti i Consigli Comunali dell’Ambito.