SILVI: ‘NIENTE CANI, NUOVE REGOLE PER LA CACCIA DI SELEZIONE’
“Bisogna salvaguardare i cani altro che mandarli a caccia di cinghiali. Così li allontaniamo e basta!” Opposizione all’attacco contro la proposta del Sindaco Sagramola di utilizzare i cani contro l’emergenza cinghiali che spaventa i cittadini. Con lo slogan ‘Vai a cacciarli tu con la tua Giunta’ è Danilo Silvi, consigliere di Città Progetto, a chiedere l’intervento delle istituzioni competenti, in primis Regione Marche e Provincia di Ancona. Negli ultimi giorni anche diverse squadre di cacciatori del comprensorio si sono riunite per affrontare la problematica che affligge non più solo le frazioni montane ma anche la città di Fabriano. Nell’ultimo censimento, ne sono stati contati, nell’entroterra fabrianese, più di 3 mila esemplari. “La caccia – spiegano i cacciatori – è aperta per tre mesi l’anno. E’ impossibile pensare di abbattere i cinghiali in città e di cacciarli utilizzando i cani perché ogni squadra di cacciatori del territorio spende più di 7 mila euro l’anno per spese veterinarie per i propri amici a quattro zampe, senza considerare quelli che muoiono attaccati dai cinghiali che pesano più di 100 kg. Questi animali scendono dai monti e si rifugiano nel Parco Gola della Rossa perché lì la caccia è chiusa e riescono a sfuggire alla presenza dei lupi.” Il cinghiale, considerato molto intelligente, si sposta in base a dove può vivere più tranquillamente. Basterebbe poter aprire contemporaneamente la caccia di selezione all’interno del Parco e la caccia libera fuori nello stesso periodo e la situazione migliorerebbe subito.” Dell’argomento si parlerà anche in consiglio comunale. “Dovremmo adottare – dichiara Danilo Silvi – lo stesso provvedimento della Provincia di Macerata. Caccia libera e di selezione aperte contemporaneamente. Terminato il periodo di caccia – conclude – bisognerebbe attivare un abbattimento mirato in quelle aree montane dove i cinghiali, da anni, rovinano il raccolto a coltivatori innocenti.”
m.a.