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730 PRECOMPILATO, CHE CONFUSIONE!

Sono oltre 920 mila i contribuenti italiani che hanno visualizzato online il proprio 730 e circa 230 mila quelli che hanno operato sulla propria dichiarazione dei redditi. E’ questo il primo bilancio dell’Agenzia delle Entrate sul 730 precompilato a pochi giorni dall’avvio. É già infatti possibile presentare la dichiarazione dei redditi precompilata. Ma è bene ricordare che non è spedita a domicilio ed è spesso incompleta. “C’è confusione – dichiara Andrea Calcina, responsabile di Cna Service, che spiega – Infatti il 730 precompilato va scaricato dal sito dell’Agenzia delle Entrate ma serve un Pin, chiamato ‘Pin fisconline’. E la procedura per ottenerlo non è così immediata. E’ necessario farne richiesta o sul sito dell’Agenzia delle entrate, o telefonicamente o presso le sue sedi territoriali. Quindi se ne riceverà una prima parte subito per poi aspettare il resto spedito a casa entro 15 giorni. Per chi possiede già un Pin Inps dispositivo, come i pensionati che lo usano per scaricare il cosiddetto CUD che da quest’anno si chiama CU, certificazione unica, è previsto un accesso all’Agenzia delle Entrare anche tramite il sito dell’Inps”. Anche nella provincia di Ancona in questi giorni, in tantissimi hanno provato ad elaborare il proprio modello 730 precompilato dall’Agenzia delle Entrate, poi però, dopo i primi faticosi approcci, si sono rivolti alle sedi Caf Cna che sono in questo periodo operative e quasi prese d’assalto. “I dati inseriti in automatico nel modello 730 – continua Calcina – sono largamente incompleti e spesso, in particolare per quanto riguarda gli oneri deducibili, anche non corrispondenti al vero, pertanto invitiamo tutti a fare molta attenzione, oppure a recarsi presso un Caf che è in grado di fornire assistenza qualificata”.

In effetti, nel modello precompilato l’Agenzia delle Entrate ha utilizzato le informazioni disponibili dell’Anagrafe tributaria, banche e assicurazioni, Inps e datori di lavoro. Sulla dichiarazione precompilata ci sono i propri redditi, gli sgravi per i mutui e poco altro, come ad esempio i rimborsi per le ristrutturazioni edilizie. Se si vogliono inserire le spese mediche o altri sgravi a cui si ha diritto, bisogna modificare la dichiarazione stessa e solo successivamente inviarla in modo corretto. Insomma, un’operazione non per tutti semplice ed intuitiva. E il rischio, è quello di pagare di più. “Sono tante le richieste di consulenza che arrivano ai nostri Caf già in queste prime settimane – conclude il responsabile di Cna Service – e ciò evidenzia l’esigenza di supporto al passaggio al nuovo modello. E’ bene anche sapere che da quest’anno affidare l’elaborazione del 730 al Caf Cna tramite rilascio di apposita delega, esonera fin da subito il contribuente da ogni responsabilità. Eventuali errori che comportano maggiori imposte e sanzioni verranno addebitati direttamente al Caf. Una novità estremamente apprezzata dalla nostra clientela che può così contare su una tutela più ampia”. Si ricorda che la data ultima di presentazione della propria dichiarazione dei redditi, a meno di possibili proroghe, è il 7 luglio p.v..