AGGREDITA DAL CANE, TESTIMONI: ‘NESSUNO HA ASCOLTATO NOSTRE SEGNALAZIONI’

“Quanto accaduto domenica mattina poteva essere evitato solo se chi di dovere avesse accolto in tutti questi anni le nostre segnalazioni”. Per alcuni residenti di via Appennini, proprio di fronte al luogo dell’aggressione subita dall’avvocato anconetano Gabriella Nicolini, quei molossi erano un pericolo incombente. E sono stati attimi terribili, come racconta Franco Micioni, tra i primi a scendere in strada per soccorrere l’avvocato assalito mentre faceva una passeggiata. “Eravamo in casa quando abbiamo udito delle urla provenire dalla strada. Ho fatto appena in tempo a chiamare la polizia che ho visto questa donna riversa lungo il canale che costeggia la sede stradale. I tre cani gli erano addosso, la stavano sbranando. Se la donna è ancora viva lo deve al coraggio di Angela Torresetti una donna che abita di fronte a noi che non ha esitato a scacciare gli animali che sembravano dei leoni inferociti. In soccorso si è fermato anche un automobilista di passaggio, mentre i coniugi Socci, che abitano qui, si sono divisi tra chiamare i soccorsi e aiutare Angela”.

Già da qualche anno in via Appennini i residenti hanno paura di quei cani. “ Nel 2010 – racconta ancora Micioni al Corriere Adriatico – abbiamo trovato un nostro cane fatto a pezzi. Nel gennaio 2012 un’altra aggressione e il 9 aprile dello stesso anno ci siamo dovuti barricare in casa assieme ai bambini. Questi due cani di razza corsa dopo aver invaso la nostra proprietà volevano entrare in casa, a lungo hanno raspato con le zampe una porta finestra posta al piano terra. Ad agosto il veterinario che è dovuto intervenire nel cuore della notte per salvare la vita ad un nostro cane. In tutti questi anni abbiamo speso oltre 2000 euro. A nulla sono valse le segnalazioni fatte alle forze dell’ordine. In zona tutti hanno avuto a che fare con questi cani. Siamo stanchi di vivere nel terrore anche per il fatto che abbiamo dei bambini e non siamo liberi di mandarli a giocare”.