CARABINIERI FABRIANO ARRESTANO DONNE SPECIALIZZATE IN FURTI GIOIELLERIE

Da tempo questo comando con tutte le sue componenti era sulle tracce di due donne che, da Fabriano, passando per Cerreto  e spingendosi sino alla Vallesina, erano diventate l’incubo dei gioiellieri.

Entrambe distinte nel portamento e curate nell’aspetto, tutto lasciavano pensare fuorché potesse trattarsi di due incallite ladre seriali.

La tecnica, oramai collaudata da chi per anni si dedica a tale attività, è sempre la stessa: due donne si presentano presso la gioielleria chiedendo di visionare alcuni bracciali o collane, fino a quando, distraendo l’addetto/a alla vendita, non si fossero impossessate di un rotolo, il cui valore ordinariamente può arrivare sino a 20/25.000,00 euro.

Ieri verso mezzogiorno, oramai allertati tutti i comandi della presenza delle due nel comprensorio fabrianese, le singole pattuglie incominciano a svolgere un’attenta vigilanza nei confronti delle gioiellerie della zona.

Ed è ad Arcevia che il Comandante di quella Stazione, Maresciallo Andrea CARNEVALI, proprio nel corso di tale vigilanza, ha notato le due donne mentre uscivano dalla gioielleria ALMANDINO di quel centro.

Entrambe condotte in caserma e sottoposte a perquisizioni personali, eseguite dalle vigilesse di quella municipalità, sono state trovate in possesso di oggetti in oro asportati poco prima proprio nella gioielleria ALMANDINO.

Nel corso delle investigazioni si scopre poi che le stesse (R.R. e K.G., rispettivamente di anni 45 e 29), italiane e dimoranti nel riminese, con numerosi precedenti specifici, avevano poco prima tentato anche un furto ad Angeli di Rosora.

Ancora più approfondite investigazioni permettono anche di appurare che almeno una di loro, già nel 2011, presso la stessa gioielleria ALMANDINO, si era resa responsabile di un altro furto con destrezza, come ricostruito dalle immagini estrapolate dalle telecamere che all’epoca avevano ripreso l’accaduto. Ma c’è di più. Entrambe si sarebbero rese responsabili di altri furti, come quello consumato a Belvedere Ostrense nel mese di maggio 2014, asportando oro per circa 25.000,00 euro, come a Trento o nella provincia di Bologna.

Entrambe, quindi, stante la loro pericolosità e gli inequivocabili elementi raccolti, sono state dichiarate in arresto e trattenute presso le camere di sicurezza di questo comando, in attesa della celebrazione del rito direttissimo, così come disposto dal PM di turno, dovendo rispondere di furto aggravato in concorso continuato.

Nei loro confronti verrà anche proposto l’emissione di foglio di via obbligatorio per i comuni del fabrianese.