1,5 MILIONI PER LE CHIESE DELLA DIOCESI DANNEGGIATE DAL SISMA

Sisma a 11 mesi dalla prima scossa del 24 agosto 2016. Sono 111 le chiese del cratere da mettere in sicurezza, danneggiate e rese inagibili dalle scosse di terremoto che hanno colpito il centro Italia. L’avvio dei cantieri, finanziati dallo Stato con oltre 29 milioni di euro, consentirà la riapertura di 100 luoghi di culto di proprietà delle Diocesi e 11 di proprietà del Ministero dei Beni culturali e del Fondo edifici di culto: di questi, 57 chiese si trovano nel territorio marchigiano dove arriveranno oltre 13 milioni di euro. Per quel che riguarda la diocesi di Fabriano-Matelica sono stati stanziati 1,5 milioni di euro per 10 chiese. A questi si aggiungono 280 mila euro destinati alla chiesa di San Bartolomeo (Corso Cavour) come chiesa di proprietà pubblica. (nella foto particolare danneggiato nella facciata della Chiesa di San Nicolò)

L’iter

L’ordinanza numero 32 del commissario per la riscostruzione disciplina in modo dettagliato tempi di intervento e risorse finanziarie. Per le chiese di proprietà delle Diocesi, i progetti devono essere presentati entro 30 giorni dall’entrata in vigore dell’ordinanza agli Uffici speciali regionali per la ricostruzione. I lavori possono essere affidati solo a imprese scelte tra “almeno 5 ditte individuate nel rispetto dei principi di trasparenza, concorrenza e rotazione”, iscritte al registro Antimafia, in regola con gli obblighi contributivi e previdenziali. Nei 30 giorni successivi, gli Uffici speciali regionali per la ricostruzione curano l’istruttoria e determinano l’importo massimo ammesso a contributo. In seguito, i presidenti di Regione vicecommissari, autorizzeranno l’intervento e adottano il decreto di concessione del contributo. Infine gli uffici speciali provvedono alla liquidazione ai soggetti attuatori. Per gli interventi di importo inferiore ai 40mila euro, la somma viene erogata a conclusione dei lavori. Per i lavori che superano tale cifra, può essere erogato un anticipo del 10% a conclusione dell’istruttoria, un ulteriore anticipo fino al 50% all’avvio del cantiere ed ulteriori pagamenti a stati di avanzamento dei lavori fino al 90% dell’importo totale. Per le chiese di proprietà pubblica, il ministero dei Beni culturali entro 30 giorni invia i progetti all’ufficio del Commissario per la ricostruzione che nei 30 giorni successivi provvede all’istruttoria. Subito dopo, in caso di esito positivo, rilascia l’autorizzazione all’apertura dei cantieri e adotta il decreto di concessione di contributo.