TRE SCOSSE IN 10 MINUTI, PARLA IL GEOLOGO EMANUELE TONDI

di Paola Rotolo 

Siamo nuovamente a parlare di terremoto perché questa notte una serie di scosse ha colpito ancora il cuore dell’Appennino ed è stata chiaramente avvertita anche nel Fabrianese. Prima una scossa di Magnitudo 3.5 è stata registrata dai sismografi dell’Ingv alle ore 23,09, con epicentro a 5 km da Visso, in provincia di Macerata; a seguire due più forti di M 4.0 e M 4.1 registrate rispettivamente alle ore 23:16 e 23:19, con ipocentro ad una profondità di 9 e 8 km ed epicentro a 5 e 4 km da Visso. A seguire altre scosse di Magnitudo superiore a 2.0 hanno poi continuato a scuotere il nostro entroterra tra Visso, Monte Cavallo (MC), Pizzoli (AQ) e Campotosto (AQ), con un picco maggiore alle 3:42 di Magnitudo 3.4, con epicentro a Pizzoli. La parola, come sempre, all’esperto, il professor Emanuele Tondi in forza ad Unicam.

“Gli eventi sismici di ieri sera, 27 aprile – ha detto il geologo – si sono verificati nella zona destabilizzata dai forti eventi di fine ottobre 2016 e quindi sono considerati aftershocks, o terremoti di assestamento. Ricordiamoci comunque che, anche se oramai poco probabili, gli aftershocks più forti possono arrivare fino ad un grado meno dell’evento principale. La sequenza sismica nel suo complesso tende a diminuire, con riprese temporanee e fisiologiche in particolare a nord e a sud della zona colpita dai forti eventi sismici dei mesi scorsi. Nelle mappe sono riportati i terremoti degli ultimi 90 giorni avvenuti nella zona settentrionale e meridionale della sequenza, come si può vedere sono localizzati in aree specifiche, evidentemente particolarmente fratturate, dove la deformazione delle rocce, e quindi i terremoti, tende a localizzarsi nello spazio e nel tempo.” Queste le parole diffuse dal geologo che non si tira mai indietro nel fornire dati e spiegazioni alla popolazione. Ma nonostante la legittima paura destata dalla sequenza, nota positiva è che non è stato segnalato nessun danno alle persone o alle cose.