L’Acmella oleracea cresce in acquaponica: studio Unicam per una coltivazione sostenibile
“L’acquaponica – ha affermato il prof. Maggi – è un sistema di coltivazione basato sull’economia circolare utilizzato come alternativa sostenibile alla coltivazione convenzionale di diverse specie botaniche. Il principio di funzionamento si basa sulla combinazione dell’acquacoltura, ossia l’allevamento dei pesci, e dell’idroponica, la coltivazione delle piante in acqua, tramite un apposito sistema di ricircolo dell’acqua”.
Attraverso i processi metabolici dei pesci, infatti, si origina ammoniaca, la quale viene trasformata in nitrati grazie all’azione di specifici batteri (Nitrosomonas e Nitrobacter spp.); tali composti, ricchi di azoto, costituiscono una preziosa fonte di nutrimento per sostenere la crescita e il vigore delle piante. Permettendo la co-produzione di organismi ittici e colture vegetali in un ciclo chiuso e sostenibile, l’acquaponica consente di ridurre lo spreco di risorse idriche fino al 90% e di massimizzare l’utilizzo efficiente di risorse non-rinnovabili.
Lo studio, condotto in collaborazione con l’azienda Mj Energy s.r.l. del dott. Sergio Ciriaco, ha valutato l’efficacia di questo approccio applicato alla jambù, pianta originaria del Sud America sempre più apprezzata per le sue numerose proprietà biologiche. Utilizzata in ambito culinario, cosmetico e liquoristico, l’Acmella oleracea è nota per le sue molecole attive, le N-alchilammidi, che conferiscono un peculiare effetto sensoriale, rendendolo un prodotto unico nel suo genere.
Questa iniziativa rappresenta un ulteriore passo avanti nella collaborazione tra Unicam e Mj Energy s.r.l., con l’obiettivo di valorizzare le risorse tipiche del territorio marchigiano attraverso pratiche agronomiche all’avanguardia, nel pieno rispetto dei principi di sostenibilità ambientale.