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Addio a Papa Francesco, “Offro la mia sofferenza per la pace”

Addio a Papa Francesco. Il Pontefice è morto alle 7.35. Alle 9.47 l’annuncio del cardinale camerlengo Kevin Farrell nella Cappella di Casa Santa Marta, dal camerlengo, il cardinale Kevin Farrell. Il Papa è morto di ictus cerebri, coma e collasso cardiocircolatorio irreversibile, si legge nel certificato medico. I funerali del Papa, secondo le norme dell’Universi Dominici Gregis, si dovrebbero tenere tra il quarto e il sesto giorno dalla morte, quindi tra venerdì 25 aprile e domenica 27 aprile. La decisione sulla data dovrebbe essere presa nella prima Congregazione dei cardinali. E’ probabile dunque che le esequie si terranno sabato 26 aprile. Il conclave si terrà tra il quindicesimo e il ventesimo giorno dalla morte di Francesco, e quindi, in questo caso, tra il 6 e il 10 maggio. Tuttavia, se tutti i cardinali elettori si trovano a Roma, l’inizio del Conclave può anche essere anche anticipato. Oggi i sigilli agli appartamenti del Papa: non solo quello al secondo piano di Casa Santa Marta ma anche quello al terzo piano del Palazzo apostolico, anche se Papa Francesco praticamente non l’ha mai usato, se non per gli Angelus della domenica.

Bergoglio, argentino di Buenos Aires, aveva 88 anni ed era stato eletto Papa, dopo la rinuncia al Pontificato di Benedetto XVI, dodici anni fa, il 13 marzo del 2013. A marzo il peggioramento delle sue condizioni di salute per una polmonite bilaterale e i 38 giorni di ricovero al Policlinico Gemelli, che si erano conclusi domenica 23 marzo. Per la ripresa graduale dell’attività fino a domenica, il giorno di Pasqua, quando Francesco ha fatto il giro di Piazza San Pietro in Papamobile per l’ultimo bagno di folla, ha presenziato alla benedizione urbi et orbi e ha anche incontrato per un breve saluto il vicepresidente degli Stati Uniti Vance.

Incredulità e dolore tra i fedeli in piazza San Pietro, dove Bergoglio solo ieri mattina, riferisce Ansa, aveva salutato la folla di pellegrini. ‘È un momento doloroso e di grande sofferenza per tutta la Chiesa. Affidiamo all’abbraccio del Signore il nostro amato Papa Francesco, nella certezza, come lui stesso ci ha insegnato, che ‘tutto si rivela nella misericordia; tutto si risolve nell’amore misericordioso del Padre’. Chiedo a tutte le Chiese in Italia che siano suonate le campane delle chiese in segno di lutto e che siano favoriti momenti di preghiera personale e comunitaria, in comunione tra di noi e con la Chiesa universale’, ha detto il presidente della Cei Zuppi.

Il cardinale Mauro Gambetti, aprendo il rosario a Piazza San Pietro per Papa Francesco, ha ricordato che il Pontefice diceva sempre “non dimenticatevi di pregare per me”. La preghiera è “per accompagnarlo nella sua Pasqua” perché “la morte non è una porta che si chiude ma l’ingresso nella Gerusalemme celeste”. Gambetti invita a ringraziare Dio per “i doni che ha fatto alla Chiesa con il ministero apostolico di Papa Francesco, pellegrino di speranza che non delude”.

Il testamento 

Questo il testo del testamento di Papa Francesco diffuso dalla sala stampa della Santa Sede. Il documento riporta la data del 29 giugno 2022.

“Nel Nome della Santissima Trinità. Amen. Sentendo che si avvicina il tramonto della mia vita terrena e con viva speranza nella Vita Eterna, desidero esprimere la mia volontà testamentaria solamente per quanto riguarda il luogo della mia sepoltura. La mia vita e il ministero sacerdotale ed episcopale ho sempre affidato alla Madre del Nostro Signore, Maria Santissima. Perciò, chiedo che le mie spoglie mortali riposino aspettando il giorno della risurrezione nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore. Desidero che il mio ultimo viaggio terreno si concluda proprio in questo antichissimo santuario Mariano dove mi recavo per la preghiera all’inizio e al termine di ogni Viaggio Apostolico ad affidare fiduciosamente le mie intenzioni alla Madre Immacolata e ringraziarLa per la docile e materna cura. Chiedo che la mia tomba sia preparata nel loculo della navata laterale tra la Cappella Paolina (Cappella della Salus Populi Romani) e la Cappella Sforza della suddetta Basilica Papale come indicato nell’accluso allegato. Il sepolcro deve essere nella terra; semplice, senza particolare decoro e con l’unica iscrizione: Franciscus. Le spese per la preparazione della mia sepoltura saranno coperte con la somma del benefattore che ho disposto, da trasferire alla Basilica Papale di Santa Maria Maggiore e di cui ho provveduto dare opportune istruzioni a Mons. Rolandas Makrickas, Commissario Straordinario del Capitolo Liberiano. Il Signore dia la meritata ricompensa a coloro che mi hanno voluto bene e continueranno a pregare per me. La sofferenza che si è fatta presente nell’ultima parte della mia vita l’ho offerta al Signore per la pace nel mondo e la fratellanza tra i popoli”. Santa Marta, 29 giugno 202. FRANCESCO.

Santa Maria Maggiore

Papa Francesco l’aveva annunciato in diverse occasioni: per il suo funerale voleva una cerimonia più snella di quelle che si sono viste con i Papi nel passato, “con dignità ma come ogni cristiano”, diceva. In un paio di interviste aveva dunque detto che non voleva essere esposto su un catafalco, come anche ha rivelato che sarà sepolto a Santa Maria Maggiore e non nella basilica di San Pietro. Poi decise di mettere proprio nero su bianco le nuove regole per le esequie. Varranno (se non saranno cambiate) per tutti i Pontefici. Ma intanto sono state scritte per il suo funerale e Bergoglio lo sapeva. Tra le novità introdotte vi è la constatazione della morte non più nella camera del defunto ma nella cappella, la deposizione immediata dentro la bara, l’esposizione alla venerazione dei fedeli del corpo del Papa già dentro la bara aperta, l’eliminazione delle tradizionali tre bare di cipresso, piombo e rovere. Un altro elemento di novità consiste nell’introduzione delle indicazioni necessarie per l’eventuale sepoltura in un luogo diverso dalla Basilica Vaticana. Per questo già da qualche tempo l’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche aveva curato, su indicazione di Francesco, la redazione e la pubblicazione della seconda edizione tipica dell’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis. Era stata approvata già il 29 aprile 2024 da Papa Francesco, che ha ricevuto la prima copia del volume stampato lo scorso 4 novembre. “Una seconda edizione si è resa necessaria – spiegava l’arcivescovo Diego Ravelli, Maestro delle Celebrazioni Liturgiche, ai media vaticani – anzitutto perché Papa Francesco ha chiesto, come dichiarato da lui stesso in diverse occasioni, di semplificare e adattare alcuni riti in modo che la celebrazione delle esequie del Vescovo di Roma esprimesse meglio la fede della Chiesa in Cristo Risorto. Il rito rinnovato, inoltre, doveva evidenziare ancora di più che le esequie del Romano Pontefice sono quelle di un pastore e discepolo di Cristo e non di un potente di questo mondo”. Ci saranno dunque le tre “stazioni” classiche, quella nella casa del defunto, quella nella Basilica Vaticana e al luogo della sepoltura. “Tuttavia – spiegava ancora l’arcivescovo Ravelli – la struttura interna delle stazioni e dei testi sono stati rivisti alla luce dell’esperienza maturata con le esequie di san Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI”. Tra le novità alle quali assisteremo, alle esequie di Francesco, più rilevanti c’è anche la semplificazione dei titoli pontifici. La prima stazione “nella casa del defunto” prevede le novità della constatazione della morte nella sua cappella privata, anziché nella camera, e la deposizione della salma nell’unica bara di legno e in quella interna di zinco, prima di essere traslato in Basilica (è stata eliminata la prima traslazione nel Palazzo Apostolico). La seconda stazione “nella Basilica Vaticana” considera un’unica traslazione in San Pietro, la chiusura della bara e la Messa esequiale. Nella Basilica Vaticana il corpo del Papa defunto sarà esposto direttamente nella bara e “non più su un alto cataletto”, come chiesto da Francesco. Infine, la terza stazione “nel luogo della sepoltura” include la traslazione del feretro al sepolcro e la tumulazione. Da vedere come sarà trasportata la bara, da San Pietro, dove si svolgeranno i funerali, a Santa Maria Maggiore, dove da qualche tempo è stata predisposta la tomba per Bergoglio. Ci sarà un corteo o, nello stile di Francesco, ci sarà una modalità meno vistosa? A stabilirlo dovrebbero essere in queste ore i Maestri cerimonieri, anche su indicazione della prima Congregazione dei cardinali che si terrà già domani.