I progetti della Caritas Diocesana di Fabriano-Matelica
Proseguono le attività della Caritas Diocesana di Fabriano-Matelica con sede in via Fontanelle. In particolare sono 3 i nuovi progetti su cui si sta lavorando. Il primo progetto, già attivato da più di un anno, è quello dell’ambulatorio sociale. Nato in collaborazione con Croce Rossa, Ambito Territoriale 10 e, soprattutto, la disponibilità gratuita di tanti medici specialisti, è inserito all’interno della rete degli Ambulatori Solidali delle Caritas diocesane delle Marche. Un ambulatorio gratuito destinato alle fasce più deboli della popolazione che non beneficiano di esenzioni. «Dal 2024 ad oggi sono stati assistiti 54 pazienti (attendendosi scrupolosamente ai criteri di accesso); 92 le prestazioni erogate. Il 78% delle richieste viene da persone in età lavorativa. La maggior parte delle richieste riguarda, principalmente, ecografia e psicoterapia» precisa il direttore della Caritas Diocesana, don Marco Strona. Un secondo progetto, di inclusione sociale, è quello denominato Sprint (Sport e Pratiche di Integrazione) in collaborazione con altri Enti del territorio come Fondazione Carifac, Ambito, Uisp, Farmacom. Consiste nel favorire l’attività sportiva come strumento per la socialità e il benessere di minori in difficoltà. «Nella stagione 2023/2024 sono stati assistiti 35 minori; numero che è cresciuto nella stagione 2024/2025, salito a 59» dice don Marco Strona. C’è poi il progetto contro spreco alimentare finanziato dalla Regione, con capofila il Comune di Fabriano. Prevede, attraverso Caritas e San Vincenzo de Paoli, il recupero delle eccedenze alimentari e la ridistribuzione tramite Emporio della Carità. «A circa 4 mesi di attività sono stati raccolti più di 29 quintali di cibo, per un valore commerciale di 10.148 euro. «Sono cifre notevoli, che dicono, purtroppo, la quantità di cibo che si spreca ogni giorno. Il progetto non prevede solamente la raccolta e la ridistribuzione, ma anche attività pedagogica e di sensibilizzazione per nuovi stili di vita tra la popolazione» conclude don Strona.
Marco Antonini