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Fabriano – “Zona Conce, le forme del fare… Scultura”, una mostra dal 5 aprile

Fabriano – A partire dal 5 aprile, il polo culturale polivalente di Zona Conce, a Fabriano, celebrerà le arti plastiche con una mostra suggestiva che si snoderà in tre sale espositive, ognuna dedicata ad un artista fabrianese, di nascita, come Roberto Gubinelli e Anna Uncini, o d’adozione, come Pasquale De Icco. Legno, carta e pietra sono le tre diverse materie prime su cui gli artisti hanno lavorato per imprimere loro vita e significato, trasformandole in “forme di fare arte scultorea”. Roberto Gubinelli è uno scultore poliedrico e autodidatta, che lavora non solo il legno, a cui è dedicata proprio la prima sala espositiva, ma anche il marmo, la pietra, il cemento, il ferrocemento, l’argilla e la carta utilizzando la tecnica del bassorilievo, alto rilievo e tutto tondo. Ha iniziato quasi per caso ad intagliare il legno e ha scelto questo materiale per la sua bellezza ma anche per la sua facile reperibilità. Proprio in Zona Conce, per Carifac’Arte, ha intagliato i punzoni per la produzione di filigrana su carta, utilizzati dai Mastri Cartai per i laboratori che nell’arco dell’anno attirano numerosi visitatori nella Cartiera Storica, dove è possibile sperimentare in prima persona la tecnica di fabbricazione a mano, con l’obiettivo di riscoprire e recuperare l’antica arte cartaria del passato e di trasmetterla alle nuove generazioni. Ha lavorato tante tipologie di legno e le sue produzioni di arte sacra sono presenti in molte chiese di Fabriano, come San Giuseppe Lavoratore, San Biagio, San Domenico, San Silvestro e nelle frazioni limitrofe. La seconda sala espositiva è dedicata ad Anna Uncini, il cui cognome rimanda d’istinto a quello del fratello, Giuseppe, pittore che assieme a Mannucci la spronò a trovare una forma autonoma di espressione, sperimentando diverse tecniche e materiali, per scoprire poi nella carta la sua vocazione artistica migliore. Le sue opere, che da sempre ne connotano il percorso artistico, sono delle “carto-sculture” materiche che prendono le forme inconsuete di dischi, delle ruvide superfici di cellulosa in cui si inseriscono bande di ceramica e frammenti di tessuto, tenute insieme da vistose suture di fibre vegetali: in esse riecheggiano memorie di luoghi vicini ma lontani nel tempo, quando la canapa veniva coltivata lungo le rive del fiume Giano. Una produzione singolare sul piano estetico, ma fortemente evocativa di una dimensione femminile di manualità, con la materia di base per la produzione della carta, la cellulosa appunto, trattata artigianalmente e in modo non convenzionale. Un omaggio prezioso per la comunità fabrianese, che al fluire delle acque deve l’affermarsi dell’antica tradizione cartaria che nel mondo ha dato fama a questa città come “culla della carta occidentale”. La terza ed ultima sala è dedicata ad uno scultore residente a Fabriano da circa quindici anni, ma di origine salentina, Pasquale De Icco, come si evince dalla sua materia, la pietra leccese, una pietra calcarea dal colore del grano maturo della sua terra. Le sue opere riflettono le sembianze di figure femminili dalle forme allungate, quasi primordiali, che richiamano a Modigliani, a cui l’artista fa un esplicito omaggio. Un confronto che pone al centro la figura femminile, una sorta di omaggio il suo alla madre Terra degli albori, in contrapposizione all’immaterialità del nostro tempo.

La mostra è visitabile fino a domenica 13 aprile con ingresso libero, nei seguenti orari:
Sabato 5 aprile inaugurazione dalle ore 17.00.
Domenica 6 aprile 10.00 – 12.30 / 16.00 – 19.00
Venerdì 11 aprile 17.00-19.00
Sabato 12 e Domenica 13 aprile 10.00 – 12.30 16.00 – 19.00
Un’occasione unica per poter visitare anche la Collezione Ruggeri – Mannucci, ospitata all’interno di Zona Conce, con una ricca esposizione permanente di 70 opere dei due artisti fabrianesi, vissuti nella prima metà del secolo scorso.