News

Fabriano – Il punto dell’Amministrazione comunale sullo striscione

Fabriano – Sullo striscione “Verità per Giulio Regeni” affisso in Comune, a Fabriano, la sindaca, Daniela Ghergo, dopo l’affondo del consigliere di minoranza Pino Pariano, prende posizione. «L’esposizione di questo striscione, così come di quello recante la scritta “Il fascismo è incostituzionale” – sottolinea la prima cittadina – è stata decisa nella Conferenza dei Capigruppo del 23 gennaio dove è stata manifestata la volontà di collocarli sui terrazzini al primo piano del Palazzo Comunale. La scelta è stata ribadita nella seduta del consiglio comunale del 30 gennaio. In quell’occasione il Presidente del Consiglio, Giovanni Balducci, ha invitato a osservare un minuto di silenzio in ricordo di Giulio Regeni, confermando l’impegno affinché lo striscione resti esposto fino a che non vi sia verità sulla sua vicenda». Lo striscione è presente dal 2022 ed è stato inizialmente esposto su iniziativa del Comitato “Possibile Fabriano”, a seguito di una raccolta firme. «La volontà di mantenere visibile questo messaggio di richiesta di verità e giustizia è frutto di un percorso già consolidato nella comunità» conclude Ghergo.

8 marzo

Sabato, in occasione della Giornata della donna, l’Amministrazione comunale di Fabriano ha intitolato i Giardini della Pisana a Rita Levi Montalcini, quelli del Borgo a Nilde Iotti e una via a Rina Arteconi, staffetta partigiana fabrianese. «L’8 marzo – dice la sindaca, Daniela Ghergo – non è solo una data simbolica, ma un’occasione per riflettere sul cammino percorso e sulle sfide ancora aperte per la piena parità di genere. Con questa intitolazione vogliamo rendere omaggio a tre donne che hanno lasciato un segno profondo nella storia, nazionale e locale. Il loro impegno nella scienza, nella politica e nella comunità deve essere fonte di ispirazione per le nuove generazioni». La Commissione Pari Opportunità di Fabriano ha voluto iniziare questo percorso «perché in Italia ad oggi soltanto il 7% delle vie sono intitolate a figure femminile e questo contribuisce a perpetrare la marginalizzazione del contributo femminile. Auspichiamo che questo sia soltanto l’inizio e che la toponomastica al femminile venga inserita nei regolamenti comunali». Poi è stata inaugurata “Casa Alba”. Si tratta di progetto di co-housing, a sostegno delle donne vittime di violenza realizzato con il Comune, Ambito 10, Associazione Artemisia, cooperativa sociale Polo9 e Farmacom. E’ un’abitazione destinata ad accogliere temporaneamente donne che hanno intrapreso un percorso di uscita dalla violenza. 

m.a.