Viaggio nella Riabilitazione Intensiva dell’ospedale Profili, aumenta il personale
Fabriano – Tornare alla vita normale, di tutti i giorni, dopo aver fatto i conti con la malattia. Un lavoro, certosino e familiare, che permette ai ricoverati di vedere, ogni giorno, un piccolo progresso. Quello che dà la carica a tutto. I riflettori si accendono sulla Riabilitazione Intensiva dell’ospedale Profili con il personale medico raddoppiato, senza considerare gli universitari che qui vengono a formarsi. Il reparto, diretto dalla dottoressa Sara Giorgi in collaborazione con tanti operatori di varia ed elevata professionalità, è nel tempo cresciuto e si è inserito nella rete riabilitativa di un territorio complesso con bisogni di cura crescenti. Il 2025 è iniziato con un importante investimento della direzione Ast Ancona sul personale con nuove opportunità di lavoro anche per giovani medici, da 2 a 4. Si poi aggiunta una figura nuova: il terapista occupazionale che segue il malato e ha il compito accompagnarlo nel recupero delle autonomie della vita quotidiana. Se ne parla poco eppure nell’unico reparto Intensivo di Ast Ancona ci sono 18 posti letto, con un tasso di utilizzo molto alto.
«Negli anni – dice la responsabile, Sara Giorgi – la complessità clinico assistenziale è progressivamente aumentata. Oltre alla importante collaborazione con l’ortopedia, che ci garantisce anche una buona attrattiva extraregionale, è aumentata la presa in carico di esiti invalidanti di patologie neurologiche e respiratorie». La gestione dei ricoveri è assicurata attualmente da 4 dottoresse, 6 infermieri e 9 OSS coordinati da Gabriele Fava, 15 fisioterapisti e un logopedista guidati da Claudia Dell’Uomo e dal dottor Roberto Rossi. Lo staff garantisce anche le attività ambulatoriali. Sono, infatti, attivi ambulatori dedicati alle donne operate al seno in collaborazione con le chirurgie e le oncologie di AST Ancona e quelli dedicati all’area Materno Infantile in collaborazione con la pediatria per i dismorfismi in età evolutiva e con la ginecologia/chirurgia/urologia per la riabilitazione del pavimento pelvico. Quest’ultimo si intende potenziare nel corso dell’anno avvalendosi di professionisti già dedicati e presenti sia in ospedale che sul territorio (infermieri di chirurgia, ostetriche, fisioterapiste).
«E’ importante – prosegue Giorgi – la preziosa collaborazione con la Terapia del dolore afferente ad Anestesia e Rianimazione. E’ in aumento anche l’attività dedicata al trattamento della spasticità con tossina botulinica e la gestione della disfagia in collaborazione con Otorino. Fondamentale la continua collaborazione con le Unità Operative di Area Medica che consentono un alto livello assistenziale sia in regime di degenza che ambulatoriale per tutta la patologia in ambito reumatologico, endocrinologico e per la gestione della complessità geriatriche». Una realtà, quella del reparto di Riabilitazione Intensiva del Profili, che si mostra per natura e necessità trasversale. «Si auspica un’ulteriore crescita di strumenti e più spazi con un’apertura a tutta Ast verso una rete riabilitativa veramente efficace ed inclusiva» conclude Giorgi.
Marco Antonini