Progetto Silva: un primo traguardo e nuove prospettive per il futuro
Si è svolto giovedì 13 febbraio, presso la sede del Parco Gola della Rossa e di Frasassi a Serra San Quirico, l’evento conclusivo della fase sperimentale del Progetto Silva, iniziativa finanziata dal bando Habitat 2020 della Fondazione Cariverona. Moderato da Gigliola Marinelli, l’incontro ha permesso di tirare le somme sulle attività svolte e di delineare nuove prospettive per il futuro. Il progetto, portato avanti da un’ampia rete di partner – con l’Unione Montana dell’Esino-Frasassi come ente capofila e la collaborazione con il Comune di Fabriano, l’Univesità di Camerino, cooperative e associazioni del territorio – ha lavorato su tre direttrici fondamentali: ambientale, socio-culturale ed economica. Grazie all’implementazione di micro-interventi sperimentali, sono stati avviati processi di rigenerazione ecologica, potenziamento della biodiversità e monitoraggio attivo delle dinamiche forestali.
L’importanza di una visione sistemica
Ad aprire l’incontro, il Vice Sindaco di Serra San Quirico ha sottolineato il valore delle giornate di formazione organizzate nell’ambito del progetto, che hanno sensibilizzato la comunità sull’importanza del bosco e sul suo utilizzo in chiave sistemica. L’Assessore Maurizio Serafini del Comune di Fabriano ha aggiornato sullo stato dei lavori presso l’ex Abbazia di San Biagio in Caprile, destinata a diventare un centro di ospitalità e un fulcro di attività laboratoriali e di formazione ambientale. “C’è la possibilità di instaurare progettualità in concessione – ha dichiarato – coinvolgendo singoli soggetti o un insieme di iniziative.” Il Tenente Colonnello dei Carabinieri Forestali Simone Cecchini ha evidenziato il valore della tutela della flora e delle pratiche di gestione sostenibile delle risorse boschive. “Il bosco è un sistema biologico complesso, essenziale per rendere vivibile il presente e possibile il futuro”, ha ricordato, citando il professor Orazio Ciancio con l’espressione ‘ritorno al futuro’, a indicare la necessità di uno sguardo lungimirante nella gestione forestale.
Dal progetto alle prospettive future Giancarlo Sagramola, Presidente dell’Unione Montana Esino-Frasassi, ha rimarcato l’importanza di “ricostruire una cultura che metta al centro il bosco”. Ha poi annunciato la nascita di tre nuovi progetti derivati dall’esperienza di Silva, con l’obiettivo di consolidare lo sviluppo sostenibile della risorsa-bosco.
“Silva ha avuto il merito di seminare nuove pratiche – ha aggiunto Elena Capodaglio di Marchingegno – ora bisogna continuare a fertilizzare questo terreno per far crescere nuove opportunità.”
Massimiliano Scotti, Direttore del Parco Gola della Rossa e di Frasassi, ha enfatizzato la ricchezza e la diversità dei partner coinvolti: “Ognuno con un’idea folle al punto giusto, ma con la capacità di camminare insieme, anche lentamente, per andare lontano.” L’incontro ha visto anche la partecipazione del Prof. Andrea Catorci dell’Università di Camerino, che ha rafforzato la visione del bosco fulcro di adattamento al cambiamento climatico e al cambiamento sociale.
Inclusione, educazione e sostenibilità: i pilastri del futuro
Altri interventi hanno sottolineato il valore sociale del progetto. Caterina Fantoni di Natura in Movimento ha parlato dell’importanza di una relazione emozionale con il bosco, attraverso attività come i bagni di foresta e i corsi di formazione per insegnanti.
Gabriele Rossini della Cooperativa REG ha evidenziato le opportunità offerte dall’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, con progetti come gli orti sociali. “Dobbiamo unirci per il benessere del territorio, pronti a dare e ricevere”, ha ribadito Erminio Piermartini di Aula Verde Valletemita, sottolineando la necessità di mantenere vivo lo spirito collaborativo che ha caratterizzato il progetto.
Verso il futuro: consolidare la rete
L’evento di oggi ha segnato una tappa importante per Progetto Silva, chiudendo una prima fase e aprendo nuovi scenari. “La sfida ora è non disperdere la rete che si è creata”, ha concluso il Direttore del Parco, sottolineando la necessità di un impegno condiviso per proseguire il cammino intrapreso. I prossimi passi dovranno vedere il rafforzamento delle competenze nella gestione delle risorse boschive. Il Progetto Silva prosegue quindi il suo percorso, con l’obiettivo di costruire un modello di sviluppo sostenibile capace di integrare tutela ambientale, crescita economica e coesione sociale. (cs)