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Raddoppio SS 76, Viadotto Mariani. Sindaco Genga convoca Conferenza dei Servizi

Il sindaco di Genga, Marco Filipponi, ha convocato una Conferenza dei servizi per approfondire, definitivamente, il caso del viadotto Mariani interessato, da aprile 2018, dal ritrovamento di dieci fusti di cromo esavalente altamente tossici per l’uomo e per l’ambiente. La Pec è stata inviata a dicembre: Arpam, Provincia, Comune, Regione, Anas e Quadrilatero avranno un determinato periodo di tempo per depositare la propria documentazione. In poche parole è stato fissato un termine a tutti gli enti per inviare le loro determinazioni sulla prosecuzione o meno della caratterizzazione, cioè della bonifica dell’area in questione. L’incognita è capire se arriveranno ulteriori prescrizioni. Solo quando ogni Ente avrà prodotto la propria informativa si potrà stabilire il futuro di quella piccola area a Valtreara dove si trova l’ormai famoso viadotto Mariani che costringe i pendolari a circolare su due corsie invece che quattro. Ad oggi, infatti, è l’unico tratto di SS 76, tra Fabriano e Serra San Quirico, ancora non ultimato. «La Conferenza dei servizi traccerà la linea della caratterizzazione e della prosecuzione dell’opera presso il viadotto Mariani. Sarà – dice il sindaco di Genga, Marco Filipponi – una conferenza decisoria sulla base di relazioni tecniche. Si svolgerà una volta arrivato tutto il materiale richiesto e si chiuderà con un provvedimento che metterà la parola fine alla fase amministrativa. Dal punto di vista delle prescrizioni al momento non si possono fare previsioni. L’unica certezza – conclude Filipponi – è che con questa Conferenza dei servizi verrà delineato un percorso per proseguire l’intervento al viadotto e per terminare il raddoppio della 76». Nel 2023, ricordiamo, per approfondire la qualità del sottosuolo di Genga e dintorni, per escludere il percolamento di cromo esavalente nelle falde, sono stati fatti numerosi accertamenti grazie anche a un finanziamento ministeriale. L’emergenza scattò nel 2018 quando furono ritrovati sei fusti di cromo esavalente nascosti nel terreno e nel 2021 altri quattro. La bonifica è andata avanti negli anni. Tutti i fusti sono stati rimossi. A Valtreara di Genga, partendo dal luogo dove è avvenuto il ritrovamento dei fusti, e pian piano allargandosi nelle zone limitrofe, è stata già avviata la fase di studio della stratigrafia della roccia per capire, tramite i piezometri, com’è la situazione. Siamo in un tratto, meno di un chilometro, che rende la SS 76 un eterno cantiere. La bonifica è l’unico modo per chiudere definitivamente la storia, iniziata nel 2003, del progetto Quadrilatero.

Marco Antonini