Fabriano – Inciviltà e vandalismo in centro, il parroco della Cattedrale lancia l’allarme
Ci risiamo! In pieno centro storico, a Fabriano, nei giorni scorsi, le scale che portano dalla piazza del Comune alla Cattedrale Basilica di San Venanzio Martire, spesso meta di visitatori per le tante opere che ha, sono state sporcate da incivili che, nelle ore notturne, hanno consumato drink e lasciato a terra i rifiuti. È l’ennesimo episodio di maleducazione che il parroco della Cattedrale, Don Antonio Ivan Esposito, denuncia nuovamente sui social con tanto di foto. “Dopo la celebrazione del patrono, la scalinata che porta in Cattedrale, tramite il Loggiato San Giovanni Battista, è diventata terra di nessuno. Ma non è questo il problema – evidenzia il sacerdote – visto che chi vive in questa zona è abituato a convivere con una delinquenza senza controllo. Vorrei sapere perché nei primi giorni dopo il fattaccio nessuno è passato a pulire. C’è tanta incuria e degrado e il decoro cittadino si va a far benedire. So che qualche politico, come è successo in altre occasioni – prosegue don Esposito – dirà che “Gesù non si sarebbe comportato così”. Beh rispondo dopo mesi a modo mio. Gesù avrebbe fatto molto di più, Lui che si è sempre scagliato contro l’ipocrisia”.
Il parroco è un fiume in piena contro questo ennesimo episodio di inciviltà. Tra bottiglie di vetro, cartacce, bottiglie di plastica gettati a terra, oltre alla pulizia accurata con il lavaggio della pavimentazione servirebbero anche più controlli, magari con personale in borghese. A conti fatti quest’area centralissima della città – la scalinata permette di collegare la zona della Cattedrale, del Museo diocesano, della Pinacoteca e del Santuario Madonna del Buon Gesù con Piazza del Comune – non è nuova a episodi di questo genere. Don Antonio Ivan Esposito, quindi, si appella nuovamente alle istituzioni e alla cittadinanza affinché il buon gusto torni ad avere la meglio: “Queste scale sono spesso sporche, anzi sono una porcilaia e spesso sono occupate da personaggi che i turisti preferiscono evitare. C’è poi un problema alcol che necessita di essere affrontato con l’abuso che riguarda molti giovani e minorenni. C’è una trascuratezza che ci fa lanciare un grido di allarme e ci dice che è arrivato il momento, sotto tutti i punti di vista, di invertire la rotta e di rimboccarci le mani per la salvaguardia della città e delle persone con difficoltà” conclude il sacerdote.
Marco Antonini