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Fabriano – Il caso Beko preoccupa. Sindacati proclamano sciopero. La presa di posizione della sindaca Ghergo

Fabriano – Preoccupa il caso Beko. “Non siamo disponibili ad aspettare supinamente un disastro annunciato e per questa ragioni nei prossimi giorni informeremo i lavoratori e proclamiamo per la giornata di giovedì due ore di sciopero in tutti gli stabilimenti del gruppo”. Così, in una nota, Cgil, Cisl e Uil dopo la notizia della chiusura di due stabilimenti Beko Europe in Polonia con 1.800 lavoratori, circa il 10% della forza lavoro del gruppo in Europa. “Governo e Regione intervengano immediatamente – ha detto Pierpaolo Pullini, Fiom Cgil Ancona -. Questa decisione avrà inevitabilmente ricadute anche in Italia, nelle Marche e a Fabriano specie per alcune funzioni che oggi lavorano per gli stabilimenti polacchi. Non è possibile che prima della presentazione del piano industriale si proceda in maniera unilaterale con una riorganizzazione che impatta anche sull’Italia. Le nostre fabbriche sono scariche e non è possibile che i prodotti Whirlpool vengano assorbiti dalle fabbriche Beko in Turchia e Romania. Per questo abbiamo deciso di mobilitarci. Governo e Regione debbono intervenire: è già tardi”.

Il sindaco Ghergo

Sulla questione interviene il primo cittadino della città della carta. “C’è indubbia preoccupazione per le notizie che arrivano dalla Beko Europe ex Whirlpool. La decisione di ridurre drasticamente i dipendenti presenti in Polonia con 1800 licenziamenti, rende necessario un chiarimento e delle esplicite garanzie sulla politica industriale dell’azienda nelle altre unità produttive italiane, in particolare di quelle presenti a Fabriano. La mancanza di chiarezza dell’azienda e l’assenza di interlocuzione con il Ministero delle Imprese – dice Ghergo – rappresentano segnali che ingenerano grande preoccupazione. Per tale ragione, nelle scorse settimane ho avviato le necessarie interlocuzioni con l’assessore regionale Aguzzi e con le confederazioni sindacali al fine di convocare il tavolo sul lavoro e sulle imprese che si era costituito lo scorso anno e che si riunirà nel mese corrente. Le ricadute di una crisi aziendale sul nostro territorio, in termini occupazionali, sarebbero devastanti. E’ necessario pertanto il coinvolgimento di tutte le forze politiche e sociali del territorio affinché venga scongiurato il rischio di un suo ulteriore impoverimento che rappresenterebbe una ferita gravissima per un distretto industriale che, con fatica, sta cercando di riprendersi e ripartire” così la sindaca di Fabriano.

Marco Antonini