Cartiere di Fabriano, ipotesi vendita. I sindacati chiedono un incontro
Quella che al momento sembra solo un’indiscrezione, per altri è l’ennesimo campanello di allarme che riguarda il comprensorio. In primo piano tornano le Cartiere di Fabriano che hanno fatto conoscere la città della carta in tutto il mondo a partire dal tredicesimo secolo. Voci parlano di una possibile intenzione di vendere. Al momento non c’è né l’ufficialità, né la smentita del Gruppo Fedrigoni. I sindacati hanno chiesto un incontro con la proprietà. Non si esclude, nelle prossime ore, una presa di posizione visto che il prossimo faccia a faccia in agenda non è fissato prima di settembre. Quella della vendita è una delle tante ipotesi sul tavolo e al momento sembrerebbe quella meno probabile.
«In quella sede se non saranno intervenute novità ufficiali in merito, chiederemo spiegazioni su questo tema – riferiscono i sindacati. – Al momento non abbiamo letto nessuna smentita e di conseguenza è legittimo da parte nostra pensare che ci sia qualcosa di vero, se non altro nelle intenzioni». Si naviga a vista, proprio nel periodo in cui molti sono in ferie. Il Gruppo, ricordiamo, opera sia su segmenti di fascia alta come le carte speciali, etichette anti-contraffazione, confezioni per il lusso e per i vini con ben 16 acquisizioni di aziende negli ultimi quattro anni, che sulla carta vera e propria, quella da disegno e ufficio, brand Fabriano, e prodotte nei siti di Fabriano, Rocchetta Bassa, Pioraco e Castelraimondo (gli ultimi due nel Maceratese), con più di 500 dipendenti e 200 milioni di euro di fatturato. Le voci di una possibile vendita erano emerse già due anni fa con la creazione della società Giano 1264 per la produzione della carta da ufficio. «In questo modo si è cercato di sondare il terreno per vendere un asset che appare non più strategico. Vi sono state trattative con due potenziali acquirenti, ma non si è arrivati alla conclusione, come avevamo previsto» concludono i sindacati. Sulla vicenda ha preso posizione, ieri, l’ex sindaco e consigliere di minoranza Roberto Sorci. «Ricominciamo, tanto per cambiare» il commento amareggiato dell’esponente del gruppo Sorci Fabriano c’è 30001 che propone un’idea: «L’unica soluzione è che ricompri il Poligrafico dello Stato. Ricominciamo a rifare la carta moneta e altro visto che il Poligrafico di Foggia sembrerebbe avere problemi per quanto riguarda la carta moneta». Giorni di attesa, quindi, per capire se Fabriano, marchio leader in Italia per prodotti carta usati nelle scuole, che opera anche direttamente attraverso nove boutique, di cui sei in Italia, distribuendo oltre 5mila prodotti in più di 100 paesi, potrebbe essere venduto. Potrebbero arrivare, se l’indiscrezione fosse vera, le prime manifestazioni di interesse, anche se non è detto che l’operazione vada in porto.
Marco Antonini