Provvedimento preventivo per la fabrianese che ha violato la detenzione domiciliare

Non si è fatto attendere il provvedimento preventivo del Questore Cesare Capocasa nei confronti della fabrianese che ha violato la detenzione domiciliare.
Il fatto di riferimento è quello relativo alla fabrianese 51enne assoggettata alla misura, alternativa al carcere, della detenzione domiciliare con permessi di uscita al solo fine di attendere alle necessità di vita e senza mai uscire dall’ambito cittadino.
La donna, tuttavia, violando le prescrizioni imposte, veniva trovata a Fano (PS) da quella Polizia di Stato: controllata, risultava in possesso di arnesi atti allo scasso ed oggetti atti ad offendere. Ulteriori attività di indagine la vedevano essere ulteriormente segnalata alla Autorità Giudiziaria per il reato di furto presso un centro commerciale cittadino (per un valore di circa 100 euro di articoli vari).
La risposta della Autorità Giudiziaria era immediata: emetteva un provvedimento di revoca del beneficio che veniva eseguito dai Poliziotti di Fabriano con l’accompagnamento della donna in carcere, ove attualmente si trova.
Contemporaneamente veniva attivata presso la Divisione Anticrimine della Questura di Ancona la procedura di analisi e verifica della posizione della fabrianese, con alle spalle non poche segnalazioni per reati contro il patrimonio, finalizzata alla individuazione della misura di prevenzione che potesse essere maggiormente protettiva della sicurezza pubblica nel rispetto del dettato normativo.
Questa veniva individuata nell’Avviso Orale che il Questore Capocasa provvedeva ad emanare e che veniva notificata ed eseguita direttamente in carcere.
La misura, nel dettaglio, risulta essere un forte ammonimento ad invertire la tendenza alle condotte illecite che, se non sarà rispettato, potrà dar luogo alla applicazione della fortemente afflittiva sorveglianza speciale di pubblica sicurezza.
Inoltre, la misura di prevenzione emessa risulterà avere sempre un connotato di negatività nel caso in cui ogni ramo della Pubblica Amministrazione dovrà esprimersi circa la sussistenza del requisito della buona condotta, come nel caso della richiesta di una autorizzazione di polizia (per esempio, porto d’armi per uso sportivo o caccia).

da Commissariato di Pubblica Sicurezza di Fabriano