A Fabriano e Senigallia il cuore dello screening oncologico della cervice uterina. Numeri attività 2023

Fabriano e Senigallia, con i loro ospedali, sono il cuore dello screening oncologico della cervice uterina. Un altro fiore all’occhiello per l’Ospedale Profili in particolare che vanta il laboratorio di Citologia del “Centro unico regionale per lo screening del cervico-carcinoma” che l’anno scorso ha fatto 38mila screening e più di 7mila esami diagnostici. Le indicazioni ministeriali prevedono la centralizzazione regionale dello screening e l’applicazione del nuovo algoritmo con la ricerca di HPV molecolare. La strumentazione sofisticata, per il Pap-test in strato sottile a Fabriano, e per l’HPV DNA nella sede di Senigallia, consentono un flusso di lavoro lineare anche su grandi numeri e la possibilità di allestire entrambi i test su un solo campione. Si ha, così, il vantaggio di aumentare sensibilità e specificità dell’analisi e qualità del vetrino citologico. Le donne vengono invitate dalla Segreteria Screening ad effettuare l’uno o l’altro test a seconda della fascia di età ed in caso di positività si eseguono in prima battuta approfondimenti sul campione citologico, senza la necessità di sottoporre le utenti a ulteriori prelievi, riducendo gli esami invasivi e garantendo la sorveglianza annuale anche nelle donne a medio rischio.

I numeri sono in crescita. Nel 2022 sono state fatte 20.442 screening, più 10.162 esami diagnostici. Nel 2023, invece, ben 38mila prestazioni di screening e 7.250 esami diagnostici. Al momento a Fabriano ci sono una biologa, un tecnico in condivisione con un altro reparto. Il personale avrebbe bisogno di almeno un’unità in più. A Senigallia ci sono due biologi di cui uno a tempo determinato e un tecnico. Il cito-tecnico lettore esperto che era a Fabriano ha vinto un concorso da coordinatore in un altro reparto. Numeri, quindi, che confermano la mole di lavoro non indifferente per un piccolo reparto meno famoso di quelli chirurgici, ma che svolge la sua funzione, vitale, all’interno di un ospedale in quanto studia le cellule e diagnostica le malattie.

Al Profili, ad esempio, il servizio di Citopatologia Diagnostica è nato nel 2014 ed è stato protagonista di una costante crescita, nonostante la dura prova del sisma 2016 (la storica ala A da 4.500 metri quadrati è ancora inagibile) e il problema generalizzato della carenza di personale. Negli ultimi anni l’ospedale di Fabriano è stato individuato prima come centro di screening di Area Vasta (ora Ast), poi, insieme alla sede di Senigallia afferente allo stesso servizio, come centro regionale. Nell’estate 2022 con l’acquisizione di tecnologie di ultima generazione e dopo un’attenta programmazione, la squadra, tutta al femminile, di citologhe esperte e specializzate, ha avviato una breve fase sperimentale nel distretto di Fabriano e Sassoferrato. Il tutto in collaborazione con le ostetriche e i servizi informatici ospedalieri e con il supporto della dottoressa Francesca Pasqualini, personalità di spicco nell’ambito dello screening oncologico, anche per l’organizzazione di eventi formativi specifici per gli operatori su scala regionale. Nell’estate 2023 lo screening è passato definitivamente al nuovo programma.

Marco Antonini