Il ministro Abodi al PalaCesari e al PalaGuerrieri

Fabriano – «Il PalaCesari di Fabriano ha necessità di un restyling, all’interno ci sono infiltrazioni d’acqua e al ministro dello sport Andrea Abodi chiediamo un aiuto per cercare di rimettere in sesto la struttura». Lo ha detto il presidente della Federazione Ginnastica Italiana Gherardo Tecchi ieri mattina in città insieme al ministro dello Sport, Andrea Abodi, che si sono intrattenuti con le ginnaste di punta della ritmica italiana, Sofia Raffaeli e Milena Baldassari. Prima un summit al PalaCesari con tanto di esibizione delle atlete, poi il taglio del nastro per l’avvio del cantiere per la ristrutturazione da 4,3 milioni di euro del PalaGuerrieri. La mattinata ha visto impegnate tutte le forze dell’ordine per la sicurezza. Nella Cittadella dello Sport la sindaca, Daniela Ghergo, Maila Morosin della Ginnastica Fabriano, l’ingegner Francesco Merloni e l’assessore regionale allo Sport, Chiara Biondi. La struttura è balzata agli onori della cronaca a seguito di un “battuta” della Raffaeli riguardo al freddo patito durante gli allenamenti. Il ministro Abodi ha visitato il palazzetto poi ha commentato: «È un luogo all’avanguardia che ha bisogno di contemporaneità. Siamo qui per conoscere, ascoltare. Ha bisogno della nostra attenzione». Abodi è rimasto a Fabriano più di due ore. «La ristrutturazion è necessaria a prescindere dal fatto che qui si allenino la Raffaeli e la Baldassarri, il punto è che occorrerebbe mettere mano a tutte quelle strutture sportive che versano in cattive condizioni» ha precisato Tecchi. Da parte sua il ministro Abodi si è soffermato sugli obiettivi del nuovo anno per lo sport italiano. «Il 2024 è un anno proiettato a grandi appuntamenti come le Olimpiadi e le Paraolimpiadi». Proprio ai giochi olimpici di Parigi si sono qualificate sia Sofia Raffaeli che Milena Baldassarri. Le due campionesse si sono esibite davanti al Ministro, al termine gli hanno regalato un nastro rosso di ginnastica ritmica per esprimere il loro grazie per la visita. «Facciamo il tifo per le nostre ginnaste – ha concluso Abodi – che hanno un cuore straordinario. Vedere pochi minuti di esibizione è una carezza all’anima». La sindaca, Daniela Ghergo: «Il PalaCesari deve diventare il tempio della ginnastica ritmica individuale italiana. Per restaurarlo serviranno non meno di 3 milioni di euro, sia per la riqualificazione sismica che energetica». Presente anche l’ingegner Francesco Merloni, accompagnato dalla moglie Maria Cecilia. «E’ una giornata di festa per lo sport, non entravo qui da anni – ha detto. – Potrà essere restaurato bene visti i risultati delle nostre ginnaste. Noi non ci tireremo indietro, faremo la nostra parte. Per il riscaldamento ci sono» ha concluso Merloni. Maila Morosin, vicepresidente della Ginnastica Fabriano: «Il palazzetto passerà alla storia perché ha qualificato due ginnaste per la stessa Olimpiade». Poi i riflettori si sono accesi davanti al vicino PalaGuerrieri con il taglio del nastro per l’inaugurazione del cantiere. La ditta Baiocco avrà circa un anno di tempo. «Abbiamo posto una pietra miliare per la ripartenza della città» ha concluso la sindaca.

PalaGuerrieri

L’appalto prevede un importo complessivo dei lavori di € 3.545.977, corrispondente ad un quadro economico di € 4.300.000 comprensivo delle spese accessorie. Finanziato con un mutuo da € 2.350.000, con contributo per l’importo totale degli interessi, aggiunto all’apposito stanziamento di bilancio di € 1.450.000 deliberato dal Consiglio comunale e al contributo regionale di € 500.000. E’ prevista la sostituzione dell’intera copertura con la completa sostituzione delle travi in legno lamellare e una rivisitazione dell’attuale configurazione; verranno rinforzati i setti di appoggio delle travi ed eseguita la connessione degli stessi in fondazione; l’adeguamento sismico delle tribune, nuove tamponature perimetrali esterne, nuovi infissi, impianti elettrici e impianto antincendio, con una particolare attenzione all’abbattimento delle barriere architettoniche per la fruibilità dell’impianto alle persone con disabilità. Particolare attenzione è stata rivolta anche alla riduzione dei consumi energetici attraverso scelte che offrono un’elevata efficienza energetica consentendo all’intera struttura un fabbisogno molto basso.

Marco Antonini