Sassoferrato – Una diffida al Comune per fermare l’installazione dei campi fotovoltaici
Il Comitato Monte Strega diffida il Comune di Sassoferrato nell’autorizzare campi fotovoltaici nel territorio. Dopo l’ultima richiesta di installare nuovi campi di fotovoltaico nel verde dell’Appennino umbro-marchigiano, in località Fossa di Sassoferrato, il Comitato che punta ad arrivare a breve a tremila firme dei cittadini per dire no, ha formalmente inviato una diffida all’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Maurizio Greci e attacca. “Il Comune di Sassoferrato – riferiscono dal Comitato Monte Strega – continua nel suo assordante silenzio, quando leggi nazionali e accordi europei prevedono che in materia ambientale i cittadini debbono essere quantomeno avvertiti e coinvolti nelle decisioni”. Intanto la terza Commissione Consiliare della Regione Marche, presieduta da Luca Serfilippi, continua la discussione sulla proposta di legge bipartisan per la definizione delle aree idonee/non idonee sul territorio regionale. Il Comitato Monte Strega, recentemente, ha fatto avere una sua memoria con alcune proposte per i lavori della Commissione. Il documento è stato sottoscritto anche dal Comitato “No Agrivoltaico a Sant’Angelo in Vado” e dal Comitato “Promotore del Parco Nazionale Catria Nerone e Alpe della Luna”.
In primo piano, quindi, la nuova richiesta di installare un campo fotovoltaico a Monterosso di Sassoferrato. “Mentre in Regione Marche prosegue la discussione sulla proposta bipartisan a firma Serfilippi/Cesetti per la definizione della legge che dovrà arrivare alla definizione delle aree idonee o non idonee ai campi fotovoltaici – spiegano dal comitato Monte Strega – non è stata convocata la programmata riunione della Conferenza dei Servizi”. Tutto lascerebbe pensare a una possibile sospensione delle autorizzazioni. Da alcuni giorni, poi, c’è preoccupazione nella città sentina e non solo a seguito del deposito, in Comune a Sassoferrato, della richiesta di installazione di un altro impianto di pannelli fotovoltaici a terra sempre a Monterosso Stazione a pochi chilometri da Sassoferrato. “Si tratta di un impianto che si aggiunge agli altri cinque. Si creerebbe così – conclude il Comitato – una fascia di 8 ettari di terreno, con circa 20 mila pannelli, trasformati in campi fotovoltaici, con enormi problemi, non soltanto relativi alla rottura di un paesaggio di rilevante valore ambientale”. Da chiarire una questione su cui si fonda l’attenzione del Comitato. L’area cosiddetta industriale sovracomunale (Cerreto d’Esi, Fabriano, Genga, Sassoferrato) di Monterosso Stazione di Sassoferrato, sarebbe industriale solo sulla carta. “Quell’area, in realtà, non è stata mai perfezionata come area industriale sovracomunale, non essendo stato formulato l’accordo di programma, costitutivo ed essenziale, per la sua co-gestione e non avendovi partecipato gli altri Comuni, con le apposite deliberazioni del Consiglio comunale”. Da qui la necessità di procedere con la diffida redatta e firmata dall’avvocato Raffaela Mazzi per conto del Comitato.
Marco Antonini