“Quando la cecità prevale sul buon senso”. Sergio Romagnoli, M5S, all’attacco

di Sergio Romagnoli, Coordinatore Provinciale Movimento5Stelle

Qual’è il compito di una forza politica che intende operare in un contesto territoriale e civico? Per logica dovrebbe essere l’interessarsi alle dinamiche cittadine, dibattere sulle scelte che debbono portate a riflettere quale sia la scelta migliore per la città, un lavoro necessario a prescindere dal ruolo di rappresentanza, che si stia dentro o fuori dal consiglio comunale, secondo la risposta ricevuta dagli elettori. E questo ruolo deve essere quotidiano, altrimenti bisognerebbe restare nel ” congelatore” per 5 anni. E sul lavoro futuro è naturale che ciascuno si interroghi, ciascuno fa le sue scelte. C’è chi resta incatenato alla rabbia di aver fallito un obiettivo o chi sceglie di restare comunque in partita, anche se deve ripartire dai box per costruire una macchina migliore di quella precedente, perchè la sfida non è affermare l’io ma il noi, non è l’arroccarsi sul “avevamo ragione noi” ma capire cosa non ha funzionato per proporre un mezzo idoneo ad interpretare le necessità del territorio. Per questo non ci si può “ibernare”, non prendere posizione, su qualsiasi tema che l’attualità politica pone al dibattito civico, dalla Casa Albergo per anziani a tutti gli altri temi discussi nel tempo. Ma per avere la forza ed i numeri che la democrazia elettorale ci pone bisogna dialogare, confrontarsi, senza paure o ipocrisie. Qualcuno ha ritenuto di doversi arroccare nel proprio pensiero personale e ristretto, chiudendosi alla città, puntando il dito su tutto e tutti e perdendo verticalmente consensi, salvo poi, in una mancanza totale di capacità di analisi, non essere capace di un ragionamento critico.

L’esperienza dei governi Conte I e Conte II, dove oltretutto la maggioranza per governare non c’era, hanno dimostrato che con la forza delle proprie azioni e la qualità delle proposte, abbinata alla disponibilità al dialogo ma non al compromesso, hanno portato al raggiungimento di obiettivi importanti. Perchè il fine è sempre e solo quello di riuscire ad approvare scelte importanti per la qualità di vita di tutti, sapendo interpretare le necessità dei cittadini. Da questo dialogo, da queste capacità abbiamo fatto riforme epocali. Il Reddito di Cittadinanza, il Superbonus 110%, lo Spazza Corrotti, i 209 miliardi dei fondi del PNRR ottenuto, sono ( solo per citarne alcune) le risposte frutto di questo percorso. Questa è la dimostrazione che non si perde la propria identità nel confronto, ma che se si hanno queste capacità, il dialogo è lo strumento di proposta e di attuazione per le riforme necessarie al Paese ed alle città.

Chi si riconosce in queste linee dettate oltretutto anche dal nostro Presidente Conte e ribadite nella nostra Carta dei Principi e dei Valori del Movimento5Stelle,  ha scelto di continuare il proprio impegno in maniera costruttiva, propositiva, aperta al leale confronto interno ed esterno. Chi, invece, preferisce inviare comunicati non concordati in nessun modo con i propri coordinatori, polemizzando con gli stessi e danneggiando tutti, dimostra una evidente incapacità di confronto e dialogo con gli organi con cui per primi ci si dovrebbe relazionare in merito a una linea politica da tenere localmente per il Movimento, e, inoltre, di non aver accettato e compreso lo stato attuale e gli esiti delle scelte dei cittadini a livello locale, evidentemente dolorose sul piano strettamente personale. Noi andiamo avanti, ma ciascuno è libero di fare le proprie scelte che si definiscono con i propri atti personali. La nuova organizzazione è definita insieme, con la nostra nuova struttura, il Presidente Giuseppe Conte, i Coordinatori Regionali e Provinciali, gli iscritti ai nuovi Gruppi Territoriali, i loro Responsabili e tutta la nuova organizzazione con cui procediamo guardando avanti con fiducia, lealtà e fare costruttivo e collaborativo.