Fabriano Progressista boccia il primo anno della giunta Ghergo

Manca poco al primo compleanno della giunta Ghergo eletta lo scorso 12 giugno al primo turno dopo i cinque anni pentastellati. L’opposizione fabrianese, che ha sempre punzecchiato il sindaco su manutenzione, strade e sociale, traccia un bilancio di questi primo dodici mesi e boccia l’operato. In particolare è Fabriano Progressista, tramite i consiglieri Vinicio Arteconi e Lorenzo Armezzani, a fare il punto e ad avviare il dibattito politico che si preannuncia caldo. “La sindaca si è proposta con l’immagine della “candidata ideale” per una “città ideale”: a darle manforte, l’imponente mobilitazione di professionisti, imprenditori e circoli cittadini, perfino qualche pezzo di sigla sindacale” l’incipit della presa di posizione di Fabriano Progressista che si era presentata alle elezioni con due liste. “Dopo un anno Fabriano è pienamente dentro la logica del “Tutto cambia perché nulla cambi”” attacca Arteconi che ripercorre le criticità maggiori di questo primo anno di attività.

“Alla prima occasione utile, con atto di Giunta, sono state adeguate le indennità per il 2023 e il 2024 della Sindaca e degli Assessori con consistenti aumenti. Il costo dal 2024 sarà di 250mila euro all’anno: una spesa che a fine mandato arriverà a 1.200.000 euro. Non male, visto che il PD – attacca Fabriano Progressista – se la prendeva con la vecchia Giunta Santarelli, accusando gli assessori di essersi “fatti lo stipendio” con le indennità: per coerenza ci saremmo aspettati dai nuovi amministratori un gesto di generosità”. Nel campo sociale Fabriano Progressista denuncia: “La Giunta ha lamentato un imminente e mai avvenuto collasso delle finanze che è stato la scusa per un primo bilancio senza alcuna visione della città, dalla riorganizzazione urbanistica, alle politiche rivolte in particolare a giovani e anziani”. Capitolo tasse. “La Giunta ha proceduto ad aumenti consistenti di Imu e Tarsu e dei servizi a domanda individuale: mense, trasporti, impianti sportivi e anche parcheggi. Le società sportive, che fanno attività a favore dei giovanissimi e adolescenti e che svolgono anch’esse una funzione sociale di primaria importanza, sono perennemente penalizzate. Fanno molta fatica a portare avanti le attività, soprattutto per far quadrare i conti, a causa degli elevati costi degli impianti” conclude il gruppo.

Criticata anche la scelta di esternalizzare le mense a Jesiservizi: “Questa maggioranza mostra la sua reale vocazione conservatrice e liberista. Loro confidano nel mercato, considerano che una Srl, che se anche di proprietà pubblica deve per legge perseguire profitto, sia più capace di gestire i servizi di quanto possa fare l’ente pubblico. Loro pensano che sia giusto fare affari con i beni comuni, perfino dei diritti fondamentali dei cittadini. Perché mense scolastiche e trasporti sono gli strumenti che devono abbattere le differenze fra cittadini e rendere effettivo il diritto allo studio e la piena partecipazione di tutte e tutti alla vita della città. Loro credono nel profitto, noi nella comunità. Noi siamo stati eletti perché sia l’ente pubblico a presidiare i diritti dei cittadini, delle bambine e dei bambini non il mercato né tanto meno il profitto. Noi vogliamo dire alle cittadine e ai cittadini che in Consiglio Comunale, anche se in minoranza, c’è ancora una forza di sinistra” conclude la nota.

m.a.