Un eccellente quarto trimestre per Ariston Group, ricavi in aumento
RISULTATI DELL’ESERCIZIO 2022
• Ricavi netti a 2.379 milioni di euro, in aumento del 19,7% rispetto al 2021
• EBIT adjusted a 223 milioni di euro, in crescita del 9,4% rispetto al 2021
• Utile netto di 140 milioni di euro, in crescita del 2,9% rispetto al 2021
• Free cash flow a 63 milioni di euro, contro gli 88 del 2021
• Posizione finanziaria netta1 positiva (cash) a 60 milioni di euro a fine anno, rispetto a 149
milioni di euro di cash al 31 dicembre 2021.
• Proposta di dividendo di 13 centesimi di euro per azione, pari a un pay-out del 34%
sull’utile netto consolidato.
La nota
Il Consiglio di Amministrazione di Ariston Holding N.V. si è riunito oggi
e ha approvato la relazione annuale per l’esercizio conclusosi il 31 dicembre 2022.
“I risultati del primo anno dopo la quotazione in Borsa, frutto della combinazione di una robusta crescita
organica con un’acquisizione trasformativa, dimostrano ancora una volta la forza della nostra strategia”,
ha commentato Paolo Merloni, Presidente Esecutivo di Ariston Group – “Con l’aggiunta pro-forma di
Centrotec Climate Systems2, il fatturato è già oltre 3 miliardi di euro, con una solida redditività”.
“Abbiamo ottenuto ottimi risultati, crescendo nei nostri mercati principali nelle soluzioni rinnovabili e ad
alta efficienza, soprattutto in Europa” – ha aggiunto Laurent Jacquemin, CEO di Ariston Group – “Abbiamo
anche gestito al meglio un contesto di supply chain estremamente complesso, adattandoci a un
ecosistema in rapida evoluzione e tenendo come stella polare il servizio ai nostri clienti”.
RISULTATI CONSOLIDATI DELL’ESERCIZIO 2022
I ricavi netti sono stati pari a 2.378,8 milioni di euro, con una crescita del 19,7% rispetto ai
1.987,3 milioni di euro registrati nel 2021. La crescita è stata più forte nel Thermal Comfort
rispetto alle altre due divisioni e si è concentrata in Europa e in Asia/Pacific & MEA.
1 Calcolato secondo le linee guida ESMA 32-382-1138.
I cambi hanno contribuito con un effetto positivo (+3,9%); l’estensione del perimetro di
consolidamento corrisponde a Chromagen, acquisita a gennaio e consolidata per l’intero anno.
L’EBITDA si è attestato a 283,5 milioni di euro, in crescita del 14,8% rispetto ai 246,9 milioni di
euro dell’anno precedente, mentre l’EBIT si è attestato a 193,7 milioni di euro, in aumento del
13,2% rispetto ai 171,2 milioni di euro del 2021.
Questi margini sono presentati anche in forma rettificata, più adatta ad apprezzare l’andamento
della normale gestione aziendale, con l’esclusione di costi o ricavi non rappresentativi; le
rettifiche più significative per il 2022 sono costi straordinari legati all’alluvione di settembre in
due stabilimenti (al netto di un rimborso assicurativo preliminare), spese connesse all’attività di
M&A, e – per l’EBIT – l’ammortamento della PPA.
L’EBITDA adjusted si è attestato a 305,3 milioni di euro, con una crescita del 10,8% rispetto ai
276,8 milioni di euro registrati nel 2021, con una diminuzione del margine sui ricavi netti dal
13,9% al 12,8%.
L’EBIT adjusted si è attestato a 222,6 milioni di euro, in crescita del 9,4% rispetto ai 203,4 milioni
di euro del 2021. Il corrispondente margine sui ricavi netti è passato dal 10,2% al 9,4%. La
diluizione derivante dalle fusioni e acquisizioni, l’aumento delle spese commerciali, generali e
amministrative per sostenere la crescita, l’aumento dei prezzi delle materie prime registrato
subito dopo l’invasione russa dell’Ucraina e l’ulteriore impennata dei prezzi dell’energia sono
stati mitigati dalla leva operativa e dalle iniziative di pricing, soprattutto nell’ultima parte
dell’anno.
L’utile netto dell’anno ha raggiunto 140,3 milioni di euro, il 2,9% in più rispetto ai 136,3 milioni
di euro del 2021. L’aliquota fiscale consolidata corrispondente è stata del 22,0%, contro il 17,6%
insolitamente basso dell’anno precedente, conseguenza di un beneficio fiscale una tantum.
Il free cash flow dell’anno è stato pari a 63,4 milioni di euro, rispetto agli 88,3 milioni di euro del
2020. Il calo rispetto all’anno precedente è legato a un livello medio più elevato di capitale
circolante netto sulle vendite, ma come previsto l’ultimo trimestre dell’anno è stato fortemente
positivo (+125,7 milioni di euro).
L’indebitamento finanziario netto (calcolato secondo le linee guida ESMA 32-382-1138) è
passato da 149,0 milioni di euro di liquidità netta al 31 dicembre 2021 a 60,2 milioni di euro di
liquidità netta al 31 dicembre 2022, riflettendo il free cash flow ma anche il pagamento di
Chromagen, l’acquisizione della quota residua di HTP, i dividendi agli azionisti e l’acquisto di 1,5
milioni di azioni proprie a servizio dei piani di incentivazione a lungo termine dei prossimi anni.
A titolo di confronto, applicando il metodo di calcolo utilizzato prima dell’adozione delle linee
guida ESMA, la posizione finanziaria netta è passata da 184,8 milioni di euro di liquidità netta a
98,9 milioni di euro di liquidità netta. La differenza principale è l’inclusione da parte dell’ESMA,
tra le passività, delle opzioni put e call relative alle acquisizioni e della componente positiva del
mark-to-market sui derivati.
PROPOSTA DI DIVIDENDO
Il Consiglio di amministrazione proporrà all’Assemblea generale un dividendo di 13 centesimi di
euro per azione. Il dividendo, se approvato dall’Assemblea generale, sarà messo in pagamento
il 24 maggio 2023, con record date il 23 maggio 2023 e data di stacco della cedola il 22 maggio
2023.
Ai fini fiscali, ove pertinente, il dividendo sarà prelevato dall’utile netto del 2022.
EVENTI SIGNIFICATIVI SUCCESSIVI ALLA FINE DEL PERIODO
Il 2 gennaio 2023 Ariston ha acquisito Centrotec Climate Systems (marchi Wolf, Brink, Ned Air e
Pro-Klima). Il prezzo dell’acquisizione pagato al closing è stato di 635,05 milioni di euro in
contanti più 41.416.667 azioni Ariston Holding N.V. emesse con un aumento di capitale dedicato.
ALTRE DELIBERE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Assemblea generale annuale. Il Consiglio di amministrazione ha deliberato di convocare
l’Assemblea generale annuale il 4 maggio 2023 per approvare la relazione annuale che
comprende, inter alia, il bilancio al 31 dicembre 2022, l’informativa non finanziaria, la relazione
sulla corporate governance e la relazione sulla remunerazione.
Piano LTI 2023. Il Consiglio di amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea generale
l’approvazione del Piano LTI 2023. Il piano prevede l’assegnazione di un totale di massimo 9,5
milioni di euro (a target) a determinati beneficiari. Gli organi competenti saranno autorizzati ad
attuare il piano entro il 31 dicembre 2023. I relativi dettagli saranno disponibili nel Documento
Informativo ai sensi dell’art. 114-bis del TUF che sarà pubblicato sul sito internet del Gruppo
Ariston.